Il rischio di spegnere il proiettore Gianluca Casadei lo aveva visto da vicino. Colpa della pandemia, ma non solo. Nuove abitudini, una distribuzione sempre più votata ai colossi, prime visioni in piattaforma dopo neanche un mese. Eppure il bilancio 2024 parla chiaro: il cineteatro Rondinella, storica sala d’essai di viale Matteotti, è uscito dal tunnel. E con 51.229 presenze torna ai numeri pre-Covid. "Ci mancherebbe ancora qualcosa, ma siamo molto soddisfatti – spiega Casadei –. Soprattutto considerando i due mesi e mezzo di chiusura in estate per i lavori di ristrutturazione straordinaria: quel periodo vale circa 4mila ingressi". E anche perché il mercato cinematografico è ancora in leggera contrazione: rispetto al pre-Covid manca all’appello il 30% dei biglietti.
"Noi andiamo meglio del dato nazionale e siamo tornati quasi totalmente a regime. Il 2023 è stato trainato dal fenomeno Cortellesi, che ha gonfiato i numeri. Un fenomeno estemporaneo, che ciclicamente accade con alcuni film, ma che serve per rivitalizzare il mercato e richiamare l’attenzione del pubblico alla sala. Nel 2024 è mancato il film catalizzatore: gli spettatori si sono spalmati in modo più omogeneo".
Il più visto al Rondinella è stato “Perfect days“ di Wim Wenders: con 2.428 presenze, seguito da “Diamanti“ di Ferzan Ozpetek: (1.912) e “Berlinguer La grande ambizione“ di Andrea Segre: (1.867). "In realtà Ozpetek è al quinto weekend e, se consideriamo gennaio, ha superato Wenders. A livello nazionale il primo film del 2024 per incasso è stato “Inside Out 2“ con 46,5 milioni. Al secondo posto “Oceania“ con 20: la Cortellesi da sola aveva superato i 60 milioni. Nella top 10 italiana ci sono poi “Wolverine“, “Mufasa“, “Cattivissimo me“, “Kung Fu Panda“. Il primo film non di animazione è al settimo posto con “Dune“. Di quella lista abbiamo avuto solo “Povere creature“".
Cinema d’autore da decenni il Rondinella. "Da ottobre, dopo Vermiglio, che ha fatto 1.639 presenze, abbiamo avuto la sala gremita. Ci sono voluti tre anni, ma ne siamo usciti. Abbiamo notato grande interesse e partecipazione emotiva, che fanno ben sperare. Noi continuiamo a investire, abbiamo rinnovato la comunicazione, siamo tornati all’identità delle origini con la rondine stilizzata, stiamo contattando registi per incontri e lavoriamo sempre con gli studenti di ZPower. Dedicheremo a David Lynch il corso sul cinema che dovevamo ancora battezzare per il 2025".