ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

L’impegno di Maria Grazia Presbitero, volontaria in corsia da 35 anni: "Dai pazienti ho imparato tanto"

Segrate, 72 anni, quasi la metà dei quali trascorsi al fianco dei malati del San Raffaele: “L’oncologia può spaventare, ma s’incontrano persone piene di energia”

Maria Grazia Presbitero, da 35 anni volontaria al San Raffaele

Maria Grazia Presbitero, da 35 anni volontaria al San Raffaele

Segrate (Milano) – «Fare volontariato fa bene agli altri, ma anche a noi stessi. In Avo Segrate cerchiamo nuovi soci per infoltire i ranghi". A raccontare 35 anni di militanza nella sezione locale dell’Associazione volontari ospedalieri è Maria Grazia Presbitero , 72 anni, quasi la metà dei quali trascorsi al capezzale dei malati del San Raffaele, "per esserci e ascoltare. È soprattutto questo che offriamo: una presenza discreta, sempre rispettosa della persona, anche di coloro che non gradiscono compagnia, o vivono stati d’animo particolari". Così la storica attivista racconta la sua esperienza in uno dei principali nosocomi del Nord Italia, dove gli angeli dei malati, come qualcuno li ha ribattezzati, cercano di stabilire un contatto empatico coi ricoverati.

La “folgorazione “ arrivò quando, "passeggiando per Milano 2, vidi un volantino dell’Avo. Decisi di provare – racconta Presbitero –. Con un marito, due figlie e un lavoro come insegnante privata d’inglese, in quel periodo della mia vita non me ne stavo certo con le mani in mano. Al tempo stesso, nutrivo il desiderio di dedicarmi agli altri, ritagliandomi uno spazio apposta per questo". Durante il percorso formativo "ho conosciuto Elena Locatelli, fondatrice di Avo Segrate, che è stata molto coinvolgente". Da allora Maria Grazia non ha mai interrotto la sua attività, prima in chirurgia, poi in oncologia medica. "Quest’ultimo è un reparto che, nel sentire comune, può spaventare un po’, ma dai malati s’impara tantissimo. Sono persone che sanno anche trasmettere energia e positività. Mi danno molto, e un po’ riesco a dare anch’io".

Insieme alla collega Giovanna Marcello, Maria Grazia Presbitero è stata di recente premiata per la sua lunga militanza nell’associazione. "Il Covid ha ridotto il numero delle persone che si dedicano al volontariato, in particolare quello ospedaliero – dice –. Perciò cerchiamo nuove leve, disponibili a dedicare a quest’attività un paio d’ore alla settimana". Il percorso formativo prevede anche un periodo di affiancamento da parte dei soci più esperti. "Sono stata scelta per fare da tutor a Giulia, una tirocinante di 18 anni. È bello quando si riesce ad agganciare i giovani".