È già polemica politica a Milano per la decisione della Lega di candidare agli Ambrogini d'oro, la massima onorificenza concessa dal Comune, il presidente della comunità ebraica della città, Walker Meghnagi . I Verdi al Comune di Milano hanno già spiegato di non essere d'accordo con questa candidatura, che si rivela quindi divisiva.
"Sentire i Verdi milanesi parlare della figura di Walker Meghnagi come divisiva, a proposito della mia candidatura all'Ambrogino d'Oro, è a dir poco inqualificabile - ha commentato Silvia Sardone, eurodeputata e consigliera comunale della Lega che ha proposto la candidatura -. Mi auguro che il Pd non si lasci tirare per la giacchetta, accodandosi ancora una volta alle posizioni filo-palestinesi della sinistra più estrema, riconoscendo al presidente della Comunità Ebraica una sacrosanta onorificenza visto il suo impegno per la città di Milano. Lezioni dai Verdi, coloro che non volevano la bandiera di Israele su Palazzo Marino dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre e coloro che parlano a sproposito di genocidio a Gaza, non possiamo accettarne".
"La consigliera Sardone accusa i Verdi di essere contro l'Ambrogino a Meghnagi perché sarebbe divisivo. Per me è molto peggio - rimarca il consigliere comunale di Europa Verde Carlo Monguzzi -. Credo che il sig. Meghnagi sia un estremista sostenitore della politica guerrafondaia di Netanyahu. Non ha mai preso posizioni a favore della pace , né del cessate il fuoco". "Ci mancherebbe che il comune desse un riconoscimento e un premio a questa persona e alla sua politica - conclude -. Non perché sia divisivo, ma perché rappresenta il contrario di quello che bisoga fare".