ELENA CAPILUPI
Cronaca

Wayla, mobilità condivisa a Milano: “Muoversi di notte in città ora è più comodo e sicuro”

Origini e obiettivi della società raccontati da uno dei fondatori, Riccardo Bettini: "Siamo partiti dal capoluogo lombardo, ma adesso puntiamo a espanderci in tutta Italia".

Wayla, mobilità condivisa a Milano

Wayla, mobilità condivisa a Milano

Parte da Milano e si chiama Wayla il primo van pooling in Italia. Il servizio, attivo in città dal 31 ottobre 2024, dal giovedì alla domenica, dalle 19.30 alle 3, permette ai passeggeri di condividere il tragitto per arrivare a casa in maniera veloce e sicura. Wayla è una startup tutta italiana fondata da Riccardo Bettini, Mario Ferretti, Alessandro Villa, Michele Quagliata, Niccolò Ferrari, nata con l’obiettivo di migliorare la mobilità urbana.

Riccardo Bettini, Ceo e Co-founder di Wayla, come nasce la società e a quali necessità vuole andare in contro?

"Nasce dall’idea di cinque amici che volevano rendere la mobilità urbana più comoda e accessibile, soprattutto nelle ore serali e notturne, in cui spesso c’è maggior carenza di mezzi pubblici. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo quindi unito le nostre competenze in ambito ingegneristico, giuridico, di marketing e vendite creando così una squadra in grado di affrontare tutte le sfide dello sviluppo di questo nuovo business".

Perché avete scelto come prima città Milano?

"Da qualche anno a questa parte, il capoluogo lombardo è al centro di una fase di enorme crescita: aumentano i residenti, sempre più studenti e lavoratori fuorisede si trasferiscono a Milano e anche il turismo ha registrato numeri record. Eppure, soprattutto nelle ore notturne, muoversi in città rimane troppo spesso poco sicuro, costoso e scomodo. Wayla nasce per offrire finalmente un’alternativa a tutto questo, partendo da Milano ma con l’obiettivo di espandersi presto in tutto il resto del Paese e oltre".

Come funziona Wayla?

"È molto semplice. Basta prenotare una corsa attraverso l’app Wayla condividendola con altre persone che fanno un tragitto simile. Si selezionano i punti di partenza e arrivo, l’orario desiderato, se nel giro di qualche minuto o programmando la partenza, e il numero dei passeggeri. Dopodiché, verranno indicati nell’app il primo mezzo Wayla disponibile, il tempo stimato di arrivo, e il prezzo che varia in base alla distanza percorsa. Accettando la corsa, il passeggero acconsente anche a eventuali deviazioni per far salire e scendere gli altri viaggiatori. La condivisione è la chiave del successo dei servizi di van pooling".

Quanti mezzi Wayla sono presenti in città?

"Al momento abbiamo a disposizione 5 van, ma stiamo espandendo la flotta con ulteriori 4 nuovi van in arrivo a stretto giro, per migliorare sempre di più la copertura del servizio".

Perché scegliere Wayla?

"Offriamo un servizio diverso rispetto a quello dei taxi tradizionali: utilizziamo minibus, non autovetture, con un modello di parziale condivisione dei percorsi. L’obiettivo però è comune a quello dei taxi, del trasporto pubblico locale, del vehicle sharing e della micromobilità: diminuire l’utilizzo di veicoli privati e garantire ai passeggeri un viaggio veloce e sicuro senza rinunciare alla comodità".

Quante richieste riesce a coprire il servizio ad oggi?

"La capacità di copertura delle richieste da parte del nostro servizio varia significativamente a seconda dei giorni. In questo preciso momento, dopo soli pochi mesi dall’attivazione del servizio, la domanda supera spesso la nostra capacità attuale. Basti pensare che solo nelle prime settimane di attività abbiamo registrato oltre 40.000 download della nostra app. Per rispondere sempre meglio alle esigenze dei clienti stiamo quindi accelerando l’espansione della nostra flotta".

Come verrà implementato il servizio?

"In termini di espansione sul territorio, pensiamo a metropoli come Roma, Torino e Bologna, dove le sfide legate alla mobilità sono simili a quelle milanesi e il nostro modello può offrire un valore aggiunto. Sul lungo termine, puntiamo anche a portare Wayla oltre i confini nazionali, replicando il successo già visto all’estero e adattandoci alle specifiche esigenze delle diverse realtà urbane. Per noi ogni città rappresenta una nuova opportunità per costruire una mobilità urbana più sostenibile e condivisa".