
Mobilitazione per salvare Wow Spazio Fumetto
Milano – Il Signor Rossi tiene la lancia in una mano e lo scudo nell’altra. La Linea regge un cuore con la scritta “Wow“. Omino & Tacchino corrono per acciuffare chi vuole portar via la loro casa. Una schiera di personaggi – guidati dalla mano dei loro autori – si muove per salvare “Wow Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano“ di viale Campania 12, che dallo scorso 1° aprile rischia lo sfratto.
“Siamo davvero commossi dall’iniziativa coordinata da Erbacce, AFA Autoproduzioni Fichissime Anderground, BUM e Piero Tonin per sostenerci, accolta da tantissimi autrici e autori: un corteo di fumetti contro questo sfratto ingiusto, per salvaguardare la “casa” milanese dei personaggi della nona arte” è il commento del museo sui suoi canali social, a corredo delle tante vignette che ora riempiono le sue pagine. Che succede? “Siamo a un passo dalla chiusura per il mancato rinnovo della convenzione con il Comune di Milano”, proprietario dello spazio, hanno spiegato dieci giorni fa i gestori del polo nato 14 anni fa, della Fondazione Franco Fossati.
Alla base c’è una morosità, “un debito residuo di affitto che ammonta a circa 180mila euro”. Un “rosso” motivato “in parte dalla crisi Covid e post Covid – sottolineano – ma anche dallo stato di totale abbandono (che ha richiesto interventi onerosi) in cui è stato lasciato lo stabile”. Al momento non ci sono sviluppi. Palazzo Marino ha risposto che “pur riconoscendo il valore culturale e artistico dello Spazio Fumetto, l’Amministrazione non può prorogare la concessione senza una regolarizzazione della posizione, nel rispetto delle regole che, in ottica di trasparenza ed equità, il Comune si impegna a far rispettare da tutti i concessionari”.
Intanto la petizione su Change.org per questa realtà culturale, che dal 2011 ha organizzato più di 200 mostre e 50 in altri comuni, ha raggiunto quasi 5mila firme ed è in corso una raccolta fondi tramite PayPal a fondazione@fumetto.org. Da qualche giorno, agli umani si aggiunge l’esercito dei personaggi di fantasia: autori e disegnatori stanno partecipando realizzando vignette ad hoc con l’hashtag #fumettiuniticontrolosfratto. Tra i lavori, una foto di Daniele Valtorta che immortala Spider Man in versione clochard, sdraiato su dei cartoni. Una battaglia condivisa anche da artisti statunitensi come Don Rosa, che su Facebook invita a firmare la petizione.
L’autore e illustratore disneyano statunitense, di origini italiane, specializzato nelle storie di Paperon de’ Paperoni, Paperino e tutta la famiglia dei paperi, “fu nostro ospite nel 2019”, fanno sapere da viale Campania. In pole position anche La Linea di Osvaldo Cavandoli: “Ci battiamo per Wow – commenta al Giorno Sergio Cavandoli, il figlio dell’artista scomparso il 3 marzo del 2007, che si prende cura di “Studiocine Cavandoli“ – perché Milano non può permettersi di perderlo. Ospita mostre di qualità, ha accolto milioni di visitatori ed è sul serio casa di molti personaggi. Ospita pure cimeli di mio padre, come un rodovetro (un foglio di celluloide trasparente su cui vengono disegnati i fotogrammi di un’animazione, ndr) e una statua della Linea in metallo, esposta in precedenza anche in piazza Mercanti e in altri luoghi”.
E se la Linea punta sul sentimento, racchiudendo Wow in un cuore, il Signor Rossi di Bruno Bozzetto è pronto a combattere. Dalla testa gli esce fumo nero che accompagna il testo: “Per sfrattare Wow dovrete passare sul mio corpo!”. “Una realtà preziosa – parole di Bozzetto –, andare lì, ogni volta, è come partecipare a un Festival. Serve un sostegno istituzionale, bisogna capire l’importanza di un posto come questo, dove al centro c’è la fantasia. In un mondo sempre più alla rovescia, qui vince l’umano”.