NICOLA PALMA
Cronaca

Writer anti-polizia, presa la gang. Sette denunciati, pure due minori

Via Tiepolo, colti in flagrante nella notte. La sigla: "Più sbirri mutilati"

Tra i denunciati per imbrattamento ci sono anche due minorenni, due 19enni francesi e una 21enne spagnola

Milano, 30 ottobre 2017 - Ancora scritte contro la polizia. Ancora quella sigla identificativa di una gang anti-agenti: «Più sbirri mutilati». Erano comparse al Corvetto nell’agosto scorso, e qualcuno le aveva immediatamente ricollegate all’attentato di Capodanno a Firenze costato l’amputazione di una mano e la perdita dell’occhio destro al sovrintendente Mario Vece, artificiere della polizia: «Ho già avanzato richiesta di un intervento per ripristinare il decoro e sono tornato a sollecitare nuovamente prefetto e questore a intervenire contro le occupazioni, come già fatto più volte in questi mesi», la denuncia di allora del presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi, con evidente riferimento all’area antagonista. Nella notte tra sabato e domenica, quelle tag sono rispuntate sui muri di via Tiepolo angolo Verrocchio, in zona Città Studi: «Acab da Parigi», «Psm» e «Baise la police», gli slogan comparsi sia sui muri esterni di alcuni edifici che sulle fiancate dei furgoni parcheggiati lungo il marciapiedi.

Il raid è andato in scena attorno alle 2, ma è stato bruscamente interrotto dall’arrivo degli agenti delle Volanti, allertati da alcuni residenti: in 3-4 sono riusciti a scappare, secondo le prime informazioni, in 7 sono stati presi in flagranza e denunciati per imbrattamento; sotto sequestro smartphone e apparati elettronici, che ora verranno passati al setaccio dal nucleo Antigraffiti della polizia locale. Si tratta di giovanissimi, compresi due minori; nel gruppo ci sono anche un ragazzo e una ragazza francesi in vacanza a Milano, entrambi 19enni, e una spagnola 21enne in città per un periodo di studio con il progetto Erasmus. Sembra che alcuni degli indagati siano anche legati alla galassia dei centri sociali: almeno questo emerge da una prima analisi dei loro profili social. Intanto, già ieri pomeriggio i residenti della zona si sono rimboccati le maniche e hanno cominciato a cancellare quelle scritte ingiuriose con vernice e pennelli.

E proprio sul senso civico pone l’attenzione Fabiola Minoletti, esperta di graffitismo vandalico e vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi: «Un bellissimo esempio di come i cittadini che segnalano tempestivamente possano essere parte attiva e rilevante nel contrasto del fenomeno del graffitismo vandalico. E un segnale altrettanto forte è stato lanciato poche ore dopo da coloro che hanno iniziato a ripulire i muri». Durissimo il commento dell’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza: «Già scarabocchiare case e auto è vandalismo e stupidità – riflette l’esponente della Giunta Sala – ma farlo con scritte contro chi rischia la vita per garantire sicurezza ai cittadini è indegno. Se poi si trattasse, come penso, di ragazzi che non sanno cosa significhi fare fatica per mantenersi, sarebbe ancora più grave».