Milano, 31 luglio 2019 - La metropolitana è di nuovo sotto attacco dei writer. Nelle ultime due settimane, c’è stata una nuova ondata di attacchi in più punti della rete sotterranea, stando a quanto risulta al Giorno: dieci raid tra il 12 e il 28 luglio, più di uno ogni due giorni; nessuna linea, a parte la lilla, è stata risparmiata, e in alcuni casi le «opere» sono poi comparse sui social. Tutti i casi sono stati segnalati dalla security Atm, come di consueto, agli specialisti del Nucleo anti-graffiti della polizia locale, che ora stanno analizzando sia i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza che le tag lasciate dai vandali per cercare di risalire agli autori degli imbrattamenti; in un caso, gli intrusi sono stati bloccati e denunciati dai carabinieri, in un altro sono scappati senza portare a termine l’azione.
Il primo episodio è andato in scena qualche minuto prima della mezzanotte del 13 luglio, quando tre ragazzi, con i volti coperti da passamontagna o magliette arrotolate sul viso e le maschere antigas su bocca e naso, sono scesi sui binari e hanno imbrattato una carrozza con modalità «backjump», cioè con un blitz rapido durante una sosta del treno del metrò; «Tov» è la sigla lasciata sul convoglio prima di sparire nel nulla. Il giorno dopo, poco dopo le 18, si è verificato il secondo raid della serie (l’unico finora emerso): in tre si sono introdotti nel deposito dei treni di Gorgonzola e sono stati successivamente bloccati dagli addetti alla sicurezza nella vicina stazione; sprovvisti di biglietto e trovati in possesso di bombolette spray, i graffitari, spagnoli di età compresa tra 18 e 20 anni, sono stati poi presi in consegna dai carabinieri e denunciati a piede libero. Il 14 luglio è stato il giorno più nero del mese, con tre incursioni in poche ore, delle quali una tentata e due riuscite.
Partiamo dalla più rocambolesca, sventata dai vigilantes di Atm al deposito di Cologno: in quattro sono stati notati sul tetto e inseguiti; gli intrusi si sono calati dall’alto utilizzando una tubatura e sono scappati tra i campi, attraversando a piedi la tangenziale e riuscendo a eludere pure i controlli di tre pattuglie dei carabinieri arrivate sul posto. Poco prima delle 22 dello stesso giorno, ecco il secondo raid al tronchino Comasina: vandalizzate due carrozze di un treno della linea gialla. Un’ora dopo, un altro gruppo formato da quattro writer è comparso al tronchino di Lotto e ha imbrattato in pochi minuti una carrozza di un mezzo pubblico della rossa. Altro assalto a colpi di bombolette nella notte tra il 17 e il 18 luglio, stavolta al tronchino di Molino Dorino, vecchio capolinea della M1: in due hanno imbrattato due treni prima di fuggire, nonostante l’intervento immediato della security e di un equipaggio del commissariato di polizia Bonola. La notte successiva, quella tra il 18 e il 19 luglio, i graffitari si sono spostati nuovamente al deposito di Gorgonzola, sulla linea verde, per fare un «pezzo», come si dice in gergo, di colore blu e fucsia. Il 22 luglio, invece, un operaio del deposito di Precotto si è accorto dell’imbrattamento di un treno della rossa; le successive verifiche sulle immagini hanno fatto emergere che i writer, stavolta in tre, avevano agito poco dopo le 3 al tronchino di Rho-Fiera. Gli ultimi due assalti, i più recenti, sono avvenuti la sera del 27 luglio al tronchino di Molino Dorino e il giorno dopo ad Assago, con back jump sventato e parziale imbrattamento di un convoglio della verde.