
Virus West Nile. La Martesana sorvegliata speciale (NewPress)
Pessano con Bornago - «Noi stiamo facendo tutto il possibile, ora tocca a voi». Video-appello del sindaco Alberto Villa agli amministratori di condominio e ai proprietari di case con giardino per scongiurare il contagio da febbre del Nilo. La parola d’ordine è «disinfestazione», che non deve essere solo pubblica «ma anche privata». I proprietari di piccole oasi domestiche devono provvedere alla bonifica «al più presto», spiega un primo cittadino in giacca e cravatta affabile ma determinato. Nel mirino, la zanzara killer dopo il recente caso di Carugate – colpito un agricoltore – «tutti vogliamo evitare altre situazioni simili e l’unica via per farlo è prevenire».
Cioè sterminare larve ed esemplari adulti di West Nile, il famigerato insetto che trasmette l’infezione. La Martesana è sorvegliata speciale dalle autorità sanitarie, ai primi di settembre un altro «repulisti» si era reso necessario fra Segrate e Pioltello per la contaminazione di un uomo che non abita in nessuno dei due centri, ma frequenta il Lago Malaspina. «Il contagio potrebbe anche non essere avvenuto sul territorio», hanno sottolineato gli esperti, «ma poco importa» al sindaco, che vuole evitare a tutti i costi «il diffondersi della febbre». Così ha chiesto aiuto a famiglie e inquilini di palazzi perché «intervengano senza indugio sulle parti comuni e nello svuotare sottovasi. L’acqua stagnante è l’ambiente ideale dove le zanzare proliferano». L’amministrazione ha disposto un calendario serrato di risanamento delle aree verdi, in prossimità di parchi pubblici, cioè dove il rischio è maggiore. Le operazioni proseguono a cadenza regolare da giorni.
La cautela prescrive di «tenere le finestre chiuse durante le operazioni e di non mangiare verdura degli orti per almeno tre giorni». E ancora, in caso di avvelenamento di contattare immediatamente il centro specializzato del Niguarda al numero 02/66101029. Il succo dell’invito lanciato via web alla città è contenuto in un’ordinanza firmata da Villa nei giorni scorsi. L’Istituto superiore di sanità ricorda che il periodo di incubazione varia fra 2 e 14 giorni, ma in persone con problemi di salute può salire anche a tre settimane e sottolinea ancora una volta che la maggior parte degli infetti non mostra alcun sintomo. Nei giovani, invece, compaiono febbre alta e dolori simili a quelli di un’influenza.