Milano, 21 settembre 2016 - A Monza, dove c’era stato un caso di Zika a luglio, sabato il sindaco ha dovuto revocare un’ordinanza di disinfestazione firmata troppo in fretta, cioè prima di appurare che un uomo ricoverato al Sacco, pur residente in Brianza, viveva in realtà a Milano. A Milano era il quinto caso di Zika registrato quest’anno dagli infettivologi dell’Ats Metropolitana. Ma nessuno ha richiesto una disinfestazione.
Tutti i malati erano rientrati dalle vacanze: il virus, diffuso in centro e sud America tra il Messico e il Brasile e nelle isole caraibiche (la Thailandia è a rischio più moderato), è uno dei souvenir poco graditi che un turista può riportare da un viaggio esotico, dopo un match con le zanzare autoctone. Patologie tropicali che si concentrano in queste settimane di fine estate e, in misura minore, dopo Natale e Capodanno, spiega Marino Faccini, responsabile della profilassi per le malattie infettive a Milano. Pochi casi: cinque di Zika (la novità) e una ventina di Dengue nel 2016, nessuno sinora di Chikungunya, altra febbre virale più rara trasmessa dalle zanzare centro-sud americane, con qualche focolaio in Africa. "La Dengue è più diffusa, soprattutto nel sud-est asiatico". Tutte iniziano con sintomi simili, lievi: febbre, mal di testa. Con Dengue e Zika può esserci rash cutaneo, un’eruzione sul corpo. L’indicazione è sempre di rivolgersi a un pronto soccorso, meglio se specializzato in Infettivi come quello del Sacco, per una diagnosi "che non è semplice - chiarisce il medico -, in particolare Dengue e Zika possono dare positività incrociate".
La differenza non è irrilevante: Zika, se contagia una donna incinta, può provocare malformazioni al bambino. L’Ats verifica "da quanto tempo è rientrato il paziente, cosa ha fatto, quando sono cominciati i sintomi: da quel momento, il virus è presente nel sangue per sette giorni. Se non è in ospedale, raccomandiamo di stare in casa e proteggersi dalle punture, con zanzariere, spray, abiti: le stesse precauzioni consigliate a chi viaggia nei Paesi infestati". E si valuta se sia necessaria una disinfestazione dalle zanzare. "Le nostre in teoria possono trasmettere questi virus anche se sono meno “efficienti” di quelle dei Paesi in cui sono diffusi: ad oggi - spiega Faccini - non risultano contagi “autoctoni” di Zika o Dengue, né a Milano né in Lombardia". Zika impone precauzioni in più: "Si trasmette anche per via sessuale, quindi si raccomanda alle donne in età fertile e ai loro partner di evitare una gravidanza nei tre mesi successivi a un viaggio nelle aree a rischio; sei mesi se si sono manifestati i sintomi". Per le donne già incinte, i Paesi Zika sono sconsigliati in assoluto.