Milano, 13 dicembre 2020 - Milano, come l'intera Lombardia, è entrata nella zona gialla. Così, da oggi si torna a pranzare al ristorante e a prendere l'aperitivo o il caffè al bar, ma fino alle 18.
Lombardia zona gialla: cosa si può fare e cosa no/ LE REGOLE
Il centro del capoluogo lombardo, complice anche la bella giornata di sole dopo tanti giorni di pioggia, è stato letteralmente preso d'assalto dalle persone: c'è chi passeggia, chi compra i regali di Natale e chi torna a fare il rito dell'aperitivo. Al Camparino, storico locale in Galleria Vittorio Emanuele II, c'è la coda di persone pronte a entrare per bere un cocktail al banco o sedersi al tavolino nel dehor. La Galleria, il salotto di Milano, sembra tornata quella di sempre, con tantissime persone a passeggio e qualche coda fuori dai negozi dei marchi di lusso. I bar e i ristoranti però non sono tutti aperti, solo Cracco, la Pasticceria Marchesi e lo storico Savini hanno riaperto, mentre altri locali hanno deciso di rimanere con la serranda abbassata. Da Savini i tavolini sono quasi tutti occupati da persone che bevono l'aperitivo o pranzano. In centro a due passi dal Duomo c'è la famosa pizzeria napoletana da Sorbillo, alle 12 ci sono già i primi avventori.
Non solo attorno al Duomo, anche in altri quartieri di Milano c'è molta gente in giro per fare shopping, come in corso Buenos Aires con macchine incolonnate, o per bersi un caffè nei tavolini di Brera, il quartiere degli artisti della città. In corso Garibaldi sono tante le attività, bar e ristoranti, che oggi hanno rialzato la serranda, con persone che hanno scelto di mangiare un boccone all'aperto, nelle enoteche e locali di cui è ricca la via. I clienti hanno voglia di tornare alle vecchie abitudini, almeno la domenica, e di ritrovare un po' di socialità. E i ristoratori hanno il desiderio di ricominciare.