
La campagna elettorale si infiamma sul provvedimento governativo. Il candidato Leo Missi: "Quale sarà il prossimo passo, il coprifuoco?".
Tra Caivano bis e Zona rossa la città si divide e la campagna elettorale si infiamma. Non usa mezzi termini Leo Missi, candidato sindaco del centrosinistra. "Dal primo aprile Rozzano diventa zona rossa: l’ennesimo fallimento della destra, che ha perso il controllo – afferma –. Ancora una volta, questa amministrazione dimostra la sua totale incapacità di governare. Dopo il Caivano bis, ora ci impongono la Zona rossa. E quale sarà il prossimo passo, il coprifuoco? In questi anni, non sono riusciti a garantire sicurezza ai cittadini, né a permettere loro di riappropriarsi degli spazi pubblici, con la criminalità che imperversa in città, e ce ne danno conferma con gli spot che producono quotidianamente. Non sono riusciti nemmeno a offrire vere opportunità di aggregazione per sottrarre la nostra città alla criminalità. I rozzanesi hanno paura di vivere la propria città. Questa amministrazione mortifica e copre di vergogna i cittadini, senza risolvere un solo problema".
Opposta come prevedibile la visione della Lega rozzanese: "Sorprende la modalità con cui certe notizie vengono presentate al pubblico, con l’evidente intenzione di suscitare scandalo piuttosto che spiegare la realtà dei fatti – spiegano Cristina Perazzolo e Domenico Anselmo (Lega) –. Un esempio lampante è l’annuncio della dichiarazione di Zona rossa per un quartiere di Rozzano da parte della prefettura. Sarebbe bastato presentare la notizia per quello che è: un nuovo strumento alle forze dell’ordine di Rozzano. Sarebbe stato più corretto, più onesto. Ma probabilmente meno utile a chi vuole cavalcare l’onda della critica a prescindere".
"Vale la pena chiarire – proseguono i due esponenti leghisti – che questa misura, già applicata a Milano, non è altro che l’esito concreto di una serie di incontri avviati dall’ex sindaco Ferretti con la prefettura, proprio per trovare nuove soluzioni a supporto della sicurezza cittadina. Ed è curioso che chi ieri invocava a gran voce la presenza di un commissariato di polizia o di una nuova caserma dei carabinieri, oggi si indigni perché vengono messi in campo strumenti concreti per garantire maggiore sicurezza ai cittadini".