Milano, 30 novembre 2024 – Slitta l’avvio della Zona a traffico limitato nel Quadrilatero della Moda. Il Comune non riuscirà ad accendere le telecamere ai varchi dal 1° gennaio, come ipotizzato alcune settimane fa. Ci vorrà ancora qualche mese, probabilmente, per rendere operativa la Ztl nelle vie dello shopping di lusso.
Il motivo del ritardo, però, non è dovuto alle procedure autorizzative nel complesso rapporto tra amministrazione meneghina e ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini, ma da una ragione più pratica: l’azienda incaricata da Palazzo Marino di fornire pali, telecamere e tutta l’infrastrutturazione tecnologica necessaria per far funzionare la Ztl è in ritardo con le consegne del materiale, come ha spiegato ieri pomeriggio nella Sala Commissioni di Palazzo Marino l’assessora alla Mobilità Arianna Censi durante la presentazione delle “Linee guida per la mobilità attiva“ curate dal consigliere della lista Sala Marco Mazzei, coordinatore della task force per la sicurezza stradale e la mobilità attiva del Comune.
L’assessora
A domanda dei cronisti, sull’avvio della Ztl Quadrilatero, Censi replica con queste parole: “Dobbiamo definire l’infrastruttura tecnica. Credo che abbiamo superato quasi tutti i problemi. Drammaticamente ciò che più ci ferma in questo momento è legata a cose pratiche: il rispetto dei tempi di realizzazione della Ztl da parte dell’azienda a cui abbiamo affidato i contratti. È chiaro che l’infrastrutturazione tecnologica è un elemento importante. Da una parte stiamo risolvendo questioni di carattere autorizzativo e di coerenza con le linee del ministero e dall’altra problemi relativi alle consegne e al rispetto dei tempi per i materiali”.
Quando partirà, dunque, la Ztl in via Monte Napoleone e strade limitrofe? Censi è cauta e non indica date: “Cercheremo di fare nel minor tempo possibile”. Realisticamente, le telecamere potrebbero essere accese entro la primavera del 2025, salvo ulteriori contrattempi.
Come funzionerà
L’assessora, inoltre, conferma che la Ztl Quadrilatero non avrà la tolleranza di 15 minuti come inizialmente ipotizzato dal Comune: cioè lasciare agli automobilisti almeno 15 minuti di tempo per entrare, capire se ci siano posteggi liberi nei garage, parcheggiare o, in caso contrario, uscire dalla Ztl senza incappare in una multa. Niente da fare.
“Abbiamo dovuto prendere atto della posizione contraria del ministero ai 15 minuti e agire di conseguenza: la Ztl Quadrilatero non prevederà questa misura di accompagnamento. Il fine, in ogni caso, resta quello di migliorare la vita delle persone che entrano, vivono e lavorano in quell’area. Sono certa che troveremo una soluzione equilibrata per tutti”.
Il nodo piste ciclabili
Altro tema all’ordine del giorno durante l’incontro sulle “Linee guida per la mobilità attiva“: le future piste ciclabili. Il nuovo Codice della Strada prevede che i percorsi per le bici siano tutti protetti da cordoli. Non saranno più autorizzate ciclabili tracciate solo sull’asfalto.
Censi nota che “questa soluzione non aiuta” Milano a realizzare nuovi percorsi per le due ruote, mentre Mazzei rilancia: “Vorrà dire che si interverrà con altre misure che non sono necessariamente solo fare la pista ciclabili con i cordoli, ma fare le ciclabili ad esempio spostando la sosta, facendo in modo che la pista ciclabile sia protetta dalla sosta, com’è stato corso Buenos Aires, nel primo periodo, in alcuni tratti. Si vedrà con tutti gli atti interpretativi che il Ministero farà circolare nei prossimi mesi”.