REDAZIONE MILANO

Alda Merini, un architetto di Lodi compra il 'muro degli angeli' da Bolaffi

Il frammento di muro della casa sui Navigli di Alda Merini era rimasto invenduto ieri all'asta Bolaffi

La poetessa Alda Merini

Milano, 17 giugno 2016 - Un architetto lodigiano ha acquisto il frammento di muro della casa sui Navigli di Alda Merini, rimasto invenduto ieri all'asta Bolaffi. L'uomo si è rivolto alla casa d'aste dopo aver letto sui giornali che nessuno - tra privati e istituzioni - era interessato a quel pezzo di storia di Milano. Si tratta della porzione non utilizzata per la ricostruzione del cosiddetto 'muro degli angeli', posto in origine dietro al letto, e riporta alcuni numeri di telefono appuntati dalla stessa poetessa con penna biro e pastello rosso.

All'asta a un prezzo base di 5 mila euro, il frammento proveniente dall'anticamera dell'appartamento ha in realtà un valore morale inestimabile. L'acquirente si è detto anche disponibile a prestare l'opera in occasione di mostre o manifestazioni nel ricordo della grande poetessa a cui di recente è stata intitolata anche la sala riunioni del Pirellone. "Quando ho letto sul giornale che il 'muro degli angelI' era rimasto invenduto, ho subito chiamato la Bolaffi per acquistarlo. Non si poteva lasciare lì". Lo racconta all'Ansa Umberto Migliorini, il collezionista che si è aggiudicato il frammento di muro della casa sui Navigli di Alda Merini. "Mi ha stupito - aggiunge - che nessuno si sia fatto avanti, tra i collezionisti come tra le istituzioni, per quello che secondo me è un vero e proprio pezzo di storia, oltre che un'opera d'arte. Ora spero che qualche museo mi contatti e si decida ad esporlo".

Alda Merini, il frammento di muro venduto da BolaffiMigliorini, 59 anni, è un architetto lodigiano. "Faccio operazioni immobiliari in giro per l'Europa - spiega - e per passione colleziono opere d'arte contemporanea. Non potevo farmi sfuggire questa occasione in un giorno: a quel prezzo di solito si acquistano banali quadri di artisti mediocri. Sono stato fortunato a imbattermi in quella notizia, ma del resto - scherza - venerdì 17 mi ha sempre portato fortuna...". Per ora il 'muro degli angelì resterà nella sua abitazione, a Lodi. "Qui c'è una manifestazione musicale di chitarra classica molto nota - conclude - e quella potrebbe essere la prima occasione per esporlo. Nel frattempo spero che qualche museo milanese si faccia avanti, perché le opere d'arte devono essere fruite dal maggior numero possibile di persone".