FABRIZIO PONCIROLI
Cultura e Spettacoli

C’erano una volta le sale giochi, Antonio Nati: “Porto l’amore per gli arcade in tv”

Il più grande esperto di “cabinati“ al mondo, sarà protagonista di “Videogame Hunter”: “Sono il punto di riferimento per gli appassionati italiani. Con la mia squadra voglio diffondere cultura”

Antonio Nati, il più grande esperto del mondo dei videogame arcade

Antonio Nati, il più grande esperto del mondo dei videogame arcade

Milano – Videogame Hunter: Cacciatori di Videogiochi. Questo il nome del nuovo programma TV, in programma su DMax da dicembre, che vedrà protagonista la crew guidata da Antonio Nati, il più grande esperto del mondo dei videogame arcade (e non solo). La sua passione è diventata il suo lavoro e, oggi, gli ha aperto le porte della televisione.

Antonio, lei è considerato il più grande esperto di cabinati, i videogames delle sale giochi anni ’80…

“Sì, diciamo che il mondo “arcade“ lo sento mio… Ad oggi ho una collezione di più di 400 cabinati, tutti rigorosamente originali. Per originali si intende il cabinato che è stato creato per quel determinato videogame e non un ‘pronto scheda’ dove veniva sempre utilizzato lo stesso mobile ma cambiata la scheda gioco al suo interno. Quindi un cabinato Pac-Man originale deve avere le grafiche di Pac-Man…”.

Una passione che è diventato anche il suo lavoro…

“Vero. Nel 2017 ho fondato “Arcade Story“ che, nel corso degli anni, è diventato il punto di riferimento numero uno per tutti gli appassionati di arcade. Mi sono talmente fatto prendere dal collezionare videogame che sono sempre alla ricerca del mobile originale più difficile da trovare. Al mio magazzino sono passati titoli rarissimi come Star Wars Cockpit, Star Trek Captain Chair, Gravitar, Esh’s Aurunmilla e molti titoli per i più sconosciuti ma con un valore collezionistico molto importante”.

Qual è il suo pezzo migliore?

“Oggi il mio “Santo Graal“ è Death Race, un gioco del 1976 che ha un mobile meraviglioso e un’importanza storica unica perché ha consacrato per sempre i videogiochi come il male assoluto per i giovani. Chissà, magari presto scoverò qualcosa di ancor più raro e unico...”.

Lei è anche un “fornitore speciale“, soprattutto a Milano…

“Beh, diciamo che, se qualcuno cerca un cabinato particolare, con me va sul sicuro. Ho fornito un cabinato a Christian Vieri. Abbiamo dato videogiochi al talent televisivo X-Factor o al negozio di Stranger Things in centro a Milano. Molti artisti ci chiedono cabinati arcade. A tutti, in fin dei conti, piace avere un bel cabinato con cui divertirsi a casa propria. Ormai sono diventati anche oggetti da arredamento”.

Magari durante gli episodi di Videogame Hunter: Cacciatori di Videogiochi…

“Una bella avventura. Nel marzo del 2023 siamo stati contattati per un progetto televisivo. Dopo qualche mese, abbiamo girato un teaser. Finalmente, a gennaio, è arrivata la notizia che tanto aspettavamo: noi saremmo stati i protagonisti di un programma dedicato al mondo dei videogame arcade. Di fatto, mostriamo in televisione il nostro lavoro quotidiano…fantastica opportunità. La squadra è formata da me, Andrea Genovese che si occupa dei mobili, Domenico Cervini, l’uomo delle riparazioni delle schede elettroniche, Andrea Vesnaver, impegnato sempre nella riparazione dei monitor, Mike Colucci che è il nostro social media manager, Jessica Armanetti che si diletta a testare i videogiochi una volta riparati da Domenico, oltre a Carlo Santagostino e Federico Croci, gli esperti della cultura - sì, perché è cultura - dei videogiochi e dei flipper”.

A quando l’appuntamento in televisione?

“A dicembre, sul canale DMax (canale di proprietà del colosso dell’entertainment Discovery visibile sul 52 del digitale terrestre, ndr). Se ne vedranno delle belle, con missioni davvero speciali, alla scoperta di titoli iconici, che hanno fatto la storia dei videogames”. Un programma studiato per incollare alla tv o al pc gli scafatissimi addetti ai lavori come i profani con un pizzico di nostalgia per quegli anni formidabili dei cabinati in ogni bar e locale. Anni da “boomer“, che però stanno conquistando sempre più adolescenti di oggi.