“Avanti c’è posto!”. L’invito, diffuso su un vecchio poster, vale ora per i visitatori della confortevolissima mostra “Atm Manifesto” che per la prima volta, e con esclusivi materiali, racconta il legame tra l’Azienda trasporti milanesi e la città di Milano.
Da oggi al 12 gennaio 2025, all’Adi Design Museum, in piazza Compasso D’Oro. Ci si arriva comodamente con la linea M5 Lilla. La più affascinante, dobbiamo riconoscere, resta comunque la Rossa, la M1, che compie 60 anni. Perciò le hanno dedicato una sezione, arricchita dai documenti prestati dalla Fondazione Franco Albini e Bob Noorda / Noorda Design. Furono infatti Franco Albini, Franca Helg e Bob Noorda a firmarne il progetto, che si erano aggiudicati nel 1964, e che fece loro ottenere il Premio Compasso d’Oro.
Il viaggio espositivo, curato da Matteo Pirola, lungo i binari delle campagne di comunicazione dell’Atm, attraversa quindi l’evoluzione del costume (e malcostume) della società, prevedendo fermate importanti. Forse non a caso, la prima è “Sui binari del rispetto”. Consigli e messaggi sui comportamenti. Arrivando ad estendere il settimo comandamento fino a “Sali sul tram col biglietto. Tanto, prima o poi, lo paghi lo stesso”. Monito valido anche se il biglietto cartaceo è ormai tramontato. Sempiterno, universale, quanto mai attuale, peraltro, il manifesto “Se vuoi cambiare il mondo non metterlo al muro. Imbrattare non migliora le cose”. E con gratitudine ci accostiamo al modellino Lego di “Non è il solito tram tram. La mitica Carrelli, simbolo della città”. Così in gergo chiamata per via dell’innovazione principale: una carrozza appoggiata su nuovi carrelli rotabili, indipendenti e sterzanti, che permettevano curve più strette pur aumentando la lunghezza del vagone, quindi la sua capienza e la sua velocità. Dal 1928 orgoglio della città. Tuttora circolante in 125 esemplari, celebrerà tra poco cento anni di onoratissimo servizio: “È entrata quest’anno nella collezione permanente del museo Nazionale Scienza e Tecnologia” rivendica con fierezza la presidente Atm Gioia Ghezzi, intervenuta ieri sera all’affollatissima e festosissima presentazione assieme alla vicesindaca Anna Scavuzzo e ad Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa.
Dove non si è trascurato di accennare anche all’immediato futuro oltre Milano: nei prossimi giorni sarà inaugurata a Salonicco la prima metropolitana greca a guida automatica, di cui è responsabile Atm. Ma più lontano, nel passato, promette, chissà, un prossimo viaggio Silvia Zeni, responsabile Archivio Storico dell’azienda: “Un’immensa raccolta, di cui il fondo fotografico è ovviamente la parte più affascinante. Consultabile su archiviostorico.atm.it” suggerisce. E ci fa una confidenza: “Tra i grandi artisti che hanno lavorato a rappresentare la “Creatività in movimento”, mi piace Munari. Tra gli slogan, “Atm. Un luogo comune. Il tuo”, campagna comportamentale 1996”. Perché, come dal 1983 ricorda la mascotte tramviere Leprotto Manetta: “I mezzi di trasporto sono di tutti...”.