SIMONA BALLATORE
Cultura e Spettacoli

Dal coro della scuola al Teatro alla Scala a soli 12 anni: “La voce più forte della timidezza”

Leonardo e la scoperta all’International School of Milano: l’insegnante ha capito le mie doti. Le opere con Netrebko e Chailly e l’amore per i Coldplay. Ora si allena per l’omaggio a Puccini

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Leonardo Gambini, 12 anni, davanti al Piermarini con il papà Laurent, la mamma Silvia e la sorellina Charlotte (Foto Salmoirago)

MILANO – “Sono sempre stato un bambino molto silenzioso, timido. Un po’ lo sono ancora. Non mi aspettavo di avere una voce potente, né di saper cantare così bene”. Leonardo Gambini ha 12 anni e oggi è tra le voci bianche del Coro dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. A scoprire il suo talento è stata la professoressa di musica, Maja Davidovic. Leonardo frequenta la seconda media all’International School of Milano, studia inglese, francese e spagnolo e si è avvicinato al canto iscrivendosi nel coro della scuola.

“Mi è sempre piaciuta la matematica, non avevo mai cantato prima – racconta –. La mia insegnante di musica, Maja Davidovic, mi ha detto che avevo una voce molto bella, voleva provassi a entrare nel coro. Ho imparato tanto da lei e mi ha sempre sostenuto, facendomi credere in me stesso. Devo tanto a lei e alla mia scuola. Ho fatto un anno di pratica e sono stato subito accettato nel coro di voci bianche della Scala. Un’emozione grandissima”. All’audizione per il corso preparatorio - necessario per essere ammessi nel Coro dell’Accadamia - ha colpito la commissione, che lo ha ammesso direttamente nel gruppo. Alla passione per i numeri Leonardo ha così aggiunto quella per le note. “Mi piace moltissimo, ho le prove due volte alla settimana, al Teatro o al Mudec – spiega – adesso ci stiamo preparando per un grande omaggio a Puccini”. La data è cerchiata in rosso sul calendario: 29 novembre. Parteciperà con il coro allo spettacolo diretto dal maestro Riccardo Chailly, con la diva Anna Netrebko e il tenore Jonas Kaufmann.

A giugno e luglio era nel backstage della Turandot, interpretata sempre dalla soprano più famosa del mondo e sotto la direzione di Chailly. Tutti i bimbi cantavano dietro le quinte, sono entrati in platea con i lumini nel momento più toccante. Da maggio di quest’anno è apparso in opere come Werther del compositore francese Jules Massenet, in The Little Sweep di Benjamin Britten e in un concerto con la Filarmonica della Scala, diretta da Chailly, dove è stato scelto come solista del coro di voci bianche. Si è appena esibito in Der Rosenkavalier di Richard Strauss, sotto la direzione di Kirill Petrenko. Nel tempo libero all’ascolto di Verdi e Puccini aggiunge Bruno Mars e Coldplay. E adora canticchiare la canzone finale del Piccolo Spazzacamino.

Il suo talento ha sorpreso anche i genitori, che si emozionano dietro le quinte, sostenendolo, mentre anche la sorellina sta scoprendo il canto. Fa parte delle attività extrascolastiche proposte dall’International School of Milano, sotto la guida della professoressa Davidovic, cantante lirica diplomata al conservatorio Verdi di Milano. È stata lei a proporre un corso introduttivo di voci bianche tre anni fa, per incoraggiare i ragazzi. Insieme a Leonardo hanno partecipato con successo alle audizioni di settembre anche altri due studenti, Clarissa Busato, di 11 anni, e Yuri Nishida, di 10 anni.

“La loro dedizione e il loro duro lavoro sono stati ripagati, in quanto non solo hanno superato l’audizione a settembre 2023, ma hanno anche ottenuto risultati eccezionali – spiega l’insegnante –. Questo riconoscimento è una fonte di ispirazione e motivazione per me, e sono sinceramente grata per l’ambiente positivo e la cultura che permea la nostra scuola. Uno degli aspetti più notevoli del nostro istituto è, infatti, la fiducia incrollabile nel potenziale dei nostri studenti e del nostro team di insegnanti”.

“Affinando i loro talenti e fornendo loro gli strumenti necessari, non solo rendiamo i nostri studenti più felici e più fiduciosi nelle loro capacità, ma creiamo anche per loro potenziali opportunità di lavoro per il futuro”, conclude Maja Davidovic. Il sogno più grande di Leonardo? “Continuare questo percorso – confessa –, mi piacerebbe diventare cantante, ma anche fare l’animatore digitale non mi dispiacerebbe. Chissà”.