
Costanza Principe, talentuosa pianista milanese
Milano – Costanza Principe è talentuosa, simpatica e sempre disponibile. Il suo vasto repertorio rivela un amore fedele per Robert Schumann. La pianista milanese si esibisce oggi pomeriggio per la Società dei Concerti di Milano presso la Sala Verdi del Conservatorio, alle ore 17.
Con lei il giovanissimo - per età e formazione - Quartetto Goldberg; un occasione speciale, anche per l’orario, per ascoltare cinque artisti under trenta che hanno già fatto parlare di sé sia la critica che il pubblico. In programma di Robert Schumann la “Sonata n. 3 op. 14- Concerto senza orchestra” (versione 1836) e il “Quintetto per pianoforte e archi in mi bem. maggiore op. 44”.
Costanza Principe quanto è cambiata nel corso degli anni la sua interpretazione di Schumann?
"Tanto e questo mi fa molto piacere, io stessa sono cambiata, oggi interpreto diversamente anche altri autori pur rimanendo legatissima a Schumann; non mi stancherò mai della sua musica, vi trovo sempre qualcosa di nuovo".
Cosa le ha insegnato?
"Schumann è un enigma per ogni interprete, è molto particolare da decifrare, al primo sguardo può apparire poco chiaro; studiandolo, suonandolo mi chiedo sempre quali sono state le intenzioni che l’hanno portato a scrivere quel brano. Schumann non è mai convenzionale, è poco ortodosso: ti obbliga a creare un rapporto profondo con la partitura. La lettura di un suo spartito è aperta, Schumann mi ha insegnato a cercare la verità, quando lo suono so di potermi esprimere liberamente, mi ritrovo nei suoi contrasti, nella sua ossessività".
Dietro Schumann c’è una figura straordinaria, la moglie Clara Wieck.
"Clara è sempre stata al fianco del marito, questo si percepisce proprio studiandola e suonandola come ho fatto spesso negli ultimi anni. E’ stata una compositrice, una grande pianista che riprende a suonare proprio dopo la morte di Robert, fondamentale nella diffusione dell’opera del marito".
All’estero i concerti pomeridiani infrasettimanali sono una consuetudine, in Italia meno. La Società dei Concerti li hà inseriti...
"Meno male, spero di trovare in sala tanti giovani, studenti anche bambini con i genitori o i nonni. La musica dal vivo è per tutti".