Milano, 21 novembre 2024 – Un nome di culto dell’underground italiano. Una delle band nate e cresciute nel nostro Paese con spirito e attitudini più internazionali. Un fiero esempio di indipendenza in ogni scelta produttiva e stilistica.
Va in scena domani sera, venerdì 22 novembre, al cinema Beltrade di via Oxilia, “Uzeda – Do it yourself”, il documentario realizzato dalla regista Maria Arena che racconta la storia della noise band catanese, fra i gioielli più preziosi nella panoramica della musica italiana. La proiezione inizierà alle 23.50. Sarà presente in sala l’autrice.
Il gruppo
Le pellicola prende le mossa dal 1991, anno in cui l’allora imberbe quintetto etneo spedisce un demo tape a Steve Albini, leggendario produttore di Chicago, scomparso di recente, che ha fatto quasi una legge morale dell’assoluta indipendenza da qualsiasi imposizione del music business.
Sembra un salto nel buio e invece è la giusta intuizione, l'incontro che segna l'inizio di un sodalizio artistico destinato a trasformarsi nell'amicizia di una vita, sino alla scomparsa di Albini. Il leader di Big Black e Shellac è l'uomo giusto al momento giusto, in grado di cogliere al volo la scintilla che anima la musica del gruppo per rispondere subito “va bene, lavoriamo insieme” e poi volare a Catania a registrare il loro album "Waters”.
È la svolta: individuato il sound a loro più congeniale grazie all’aiuto del nuovo collaboratore ed amico, gli Uzeda registrano due Peel Session alla BBC, vengono scritturati dalla storica etichetta indipendente di Chicago Touch & Go e album dopo album rafforzano sempre più la loro fama.
Il film Uzeda – Do It Yourself ripercorre tutte queste tappe della loro carriera artistica e analizza la vicenda umana dei vari protagonisti, la dedizione alla causa, i percorsi di vita condizionati dall’esigenza di sacrificare tempo e denaro per alimentare la passione per la musica.
Il documentario
Girato fra il 2016 e il 2020, il film presenta materiale di repertorio, sequenze in cui i componenti del gruppo vengono ritratti nel loro quotidiano, la storia dei dischi pubblicati e le immagini tratte dai loro concerti, fra cui spiccano quelli del 25 e 26 maggio 2018 all'Afrobar di Catania in occasione del 30° anno di attività della band, quando scelsero di esibirsi a fianco delle band a loro più affini: Three Second Kiss, The Ex, Shellac, Black Heart Procession e i June of 44, riunitosi per l’evento.
"The best plan is 'the no plan' è la frase che ho spesso sentito ripetere ad Agostino Tilotta, chitarrista della band Uzeda – racconta la regista – Un po’ come dire ‘virennu facennu’, si vede facendo, tipica espressione del sud che invita a fare senza troppi programmi: adattare la progettualità agli accadimenti. Ed è così che ho iniziato questo film, senza un piano, seguendo il desiderio di fissare un pezzetto di vita e di storia degli Uzeda, perché ci fosse una traccia audiovisiva che raccontasse il modo di essere di una band indipendente che ha mantenuto questa prospettiva per 30 anni”.
Un film, chiosa Arena, per scoprire come si può vivere mettendo al primo posto la musica, la ricerca, la sperimentazione, il dialogo con se stessi, un’economia senza plusvalore.