Milano, 3 gennaio 2020 - Pare che il 2020 sarà l’anno delle donne, a Milano. Non solo i loro "talenti" saranno il filo del palinsesto culturale coordinato dal Comune: questo mese partirà una "mostra in progress" che si dispiegherà fino a dicembre tra il Museo del Risorgimento a Palazzo Moriggia e il 32 di corso di Porta Nuova, sede dell’Unione femminile nazionale, un’organizzazione per l’emancipazione delle donne con 121 anni di storia a Milano.
"La città delle donne", così è stata battezzata, vuol riscoprire figure di milanesi, per nascita o d’adozione, che hanno fatto la storia, in epoche e in campi diversi. Dalla patriota Cristina di Belgiojoso alla sarta Biki (al secolo Elvira Leonardi Bouyeure ); dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, creatrici di Diabolik, a Fernanda Wittgens, prima direttrice donna della Pinacoteca di Brera; dal genio matematico di Maria Gaetana Agnesi a quello poetico di Alda Merini, a quello comico di Sandra Mondaini. È un elenco eclettico in maniera entusiasmante quello delle protagoniste più o meno note che saranno presentate ogni mese, ragguppate per affinità, e raccontate, attraverso pannelli e approfondimenti digitali, ma anche dal vivo con documenti, incontri, letture sceniche, e (per alcune) le opere dell’artista Chiara Corio.
Si comincia il 22 gennaio alle 17.30 nella sede dell’Unione femminile nazionale, con un "Aperitivo con le donne di Milano" seguito dalla posa dei pannelli del primo raggruppamento, "La passione in una penna". Il lavoro di giornaliste come Camilla Cederna e Fernanda Pivano, scrittrici come Margherita Sarfatti e la Marchesa Colombi, militanti come Anna Kuliscioff sarà analizzato in incontri curati dal progetto comunale Milanosifastoria, dividendolo in tranche cronologiche: il 30 gennaio le protagoniste vissute a cavallo tra il XIX e il XX Secolo, il 13 febbraio quelle degli anni ’70 e il 20 febbraio quelle di oggi.
Con un posticipo, il 26 marzo, su Antonia Pozzi, nella Giornata mondiale della poesia, ma intanto dal 4 marzo si introdurrà il secondo gruppo, "Le risorgimentali" , come la Belgiojoso, Clara Maffei, padrona del celebre salotto, e Laura Solera Mantegazza, che ispirò la prima scuola professionale femminile proprio a Milano. Nei mesi successivi toccherà ad altri gruppi: "L’età dell’emancipazionismo e del suffragismo" (con le figure, ad esempio, dell’attivista Anna Maria Mozzoni e di Ersilia Bronzini Majno, fondatrice dell’Unione femminile oltre che dell’Asilo Mariuccia); "Dalla parte del bisogno e dei fanciulli" (un excursus che partirà da Bianca Maria Visconti, duchessa di Milano e fondatrice della Ca’ Granda, primo ospedale per i poveri) ; "La firma e lo stile dell’imprenditoria femminile" (tra Rosa Genoni, Krizia e Marisa Bellisario, prima donna a diventare ad di una grande azienda); "Anima e sorriso d’artista" (con Teresa Pomodoro, Franca Rame, Mariangela Melato); "Libere nella ricerca e nelle professioni" (come Luisa Mattioli Peroni, una delle prime donne a entrare in magistratura); "L’impegno nella Resistenza, nel sindacato, nella politica" (tra le protagoniste le sorelle Ceva, Linda Malnati, Lina Merlin). Il programma completo della rassegna sarà consultabile sul sito www.milanolacittadelledonne.it , che sarà attivato a giorni. Re. Mi.