Vimercate (Monza e Brianza) – Bella, bro. Per il lancio di EM15, il concertone con cui il 2 settembre prova a mettersi sulla scia dei megaeventi rap dell’estate con un’autocelebrazione a Fiera Milano Live che surfa sulla suggestione dei suoi quindici anni d’attività, Emis Killa ha voluto dare appuntamento ai media l’altra sera in quella Vimercate dov’è nato tutto. Con lui un mentore d’eccezione quale Ensi nei panni d’intervistatore. "Vimercate è la città in cui ho iniziato ad esibirmi quando nel 2005-2006 eravamo in tre a fare rap", ha spiegato l’eroe di “Maracanà”, al secolo Emiliano Rudolf Giambelli, 34 anni, cui la compagna Martina Bottiglieri ha appena dato alla luce il figlio Romeo, rendendolo padre per la seconda volta visto che ha già una bimba, Perla Blue, avuta nel 2018 dalla fashion blogger Tiffany Fortini.
“Ho sempre considerato Vimercate il mio posto. Anche quando vivevo a Milano. Tant’è che poi, alla fine, mi sono ristabilito qui". Con lui due simboli di questo suo percorso: la coppa incamerata nel 2007 vincendo il concorso “Tecniche Perfette” ("il MotoGP del freestyle", lo definisce lui), perché è quella che gli ha dato l’autostima necessaria ad affrontare gli step successivi, e quella dei Trl Awards di Mtv che cinque anni dopo l’ha consacrato miglior artista emergente.
“Questo grazie anche al mio primo album, “L’erba cattiva“, e in particolare al secondo singolo “Parole di ghiaccio“ scritto per una cantante italiana che mi ha tirato il pacco, costringendomi così ad interpretarla io stesso". La Miss X in questione è Nina Zilli che oggi, verosimilmente, ringrazia. "Tra gli artisti che m’hanno influenzato ci sono Bassi Maestro, il Fabri Fibra degli inizi e i Club Dogo di “Mi Fist”, il mio album preferito. Guè mi ha detto addirittura che sono una specie di trat d’union tra Fibra e i Dogo".
Emiliano-Emis a Fiera Milano Live promette almeno 15 ospiti, due palchi (uno riservato ad un contest di freestyle), una sezione dedicata ai writer, e magari coinvolgiamo pure di breaker "affinché la celebrazione della cultura hip-hop sia completa". Fra gli ospiti già confermati ci sono Jake La Furia, J-Ax, Kid Yugi, Massimo Pericolo, Neima Ezza, Paky, Rhove, Sfera Ebbasta, Geolier, Salmo e Lazza, ma altri ne arriveranno nelle prossime settimane.
Chi? Magari Fedez, con cui il 31 maggio Killa ha mandato in radio il singolo “Sexy Shop” nel pieno del tourbillon in cui è rovinato l’ex marito di Clara Ferragni per il pestaggio del personal trainer Cristiano Iovino. "Sono legato a Fedez artisticamente, poi, però, lui fa la vita sua e io la mia. Certo è che, quando è esploso il caso, mi sono detto: “Proprio ora doveva succedere ‘sta cosa?“ Per fortuna il pezzo sta andando bene". Pure lui, Rudolf, i suoi problemucci li ha avuti, quando lo scorso autunno s’è visto annullare il Capodanno a Ladispoli a causa di un testo, quello di “3 Messaggi in segreteria”, accusato di sessismo.
"Ai tempi la prendevo sul personale, senza considerare di essere un capro espiatorio, ora penso che sia la politica a non prendersi la responsabilità di capire da dove arriva il disagio di un ragazzo che finisce a delinquere, non lo fa certo per le canzoni di Emis o di Baby Gang, i giovani vanno ascoltati, non messi alla gogna. C’è una fetta di Italia che non vuol vedere il rap prendere piede, ma i giovani sono il futuro, che va tutelato. Sono stato a parlare con i ragazzi che vivono in comunità, sono interessati a ciò che dici e per loro essere ascoltati è un grosso aiuto, mentre sentirsi ignorati può sfociare in rabbia e azioni sbagliate". E sul giro di vite minacciato dalla politica ricorda: "La censura non serve, mio padre diceva che più pressi una molla più quella salta". Argomento più lieve Sanremo. Su cui non si sbottona. "Diciamo, però, che Carlo Conti mi sta simpatico". Eddai.