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Susan Sarandon e gli altri, avvolti dalla plastica per denunciare l’inquinamento dei mari: è Breathtaking di Francesco Ferri

La potente installazione, in prima assoluta mondiale al Museo di Storia Naturale di Milano, sarà visibile dal 2 al 27 aprile. All’inaugurazione anche l’attrice statunitense, sempre in prima linea sui temi civili

Fabrizio Ferri e Susan Sarandon alla presentazione dell'installazione (Ansa/Fasani)

Fabrizio Ferri e Susan Sarandon alla presentazione dell'installazione (Ansa/Fasani)

Milano, 1° aprile 2025 – Se ci si sofferma a pensarci, l’effetto devastante delle plastiche sugli oceani toglie il fiato. E proprio questo concetto, breathtaking in inglese, ha dato il titolo a un’installazione che vuole spingere a una riflessione proprio su questo tema, urgente più che mai. “Breathtaking” sarà ospite, in prima assoluta mondiale, al Museo di Storia Naturale di Milano dal 2 al 27 aprile ed è stata ideata e realizzata dal fotografo di fama internazionale Fabrizio Ferri.

Visitatori e visitatrici saranno trascinati nel silenzio assordante degli abissi attraverso un allestimento intenso e coinvolgente: una grande bara di vetro contenente acqua di mare, simbolo inequivocabile della vulnerabilità degli ecosistemi acquatici e della vita stessa, sarà posizionata al centro di 12 grandi immagini poste su una parete nera trafitte da chiodi di ferro grezzo. Marina Abramovich ha dato il suo prezioso contributo all'installazione proponendo di ricreare l’assenza di suono del silenzio degli abissi attraverso l’utilizzo di cuffie insonorizzanti. Un’opera che evidenzia la stretta correlazione tra l’inquinamento dei mari e le conseguenze letali per la nostra vita.

Promossa dal Comune di Milano-Cultura, nell'ambito di Milano Art Week, prodotta a New York da Geraldina Polverelli Ferri (moglie di Fabrizio) e a Milano da Museo di Storia Naturale e Nobile Agency, BREATHTAKING è stata realizzata in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e grazie al sostegno di Credem Euromobiliare Private Banking e al contributo di Crivelli Gioielli.

Gli attori ritratti

"Ho visto alcune inquietanti fotografie di un delfino e di una foca soffocati da sacchetti di plastica. Guardando queste immagini ho acquisito una nuova consapevolezza: la forza letale della contaminazione dei mari e degli oceani che causiamo con la plastica e le microplastiche non uccide solo gli oceani, stiamo uccidendo noi stessi - spiega Fabrizio Ferri -. Per condividere questa consapevolezza ho scattato una serie di drammatici ritratti di famosi talenti internazionali come se fossero asfissiati dalla plastica: Helena Christensen, Misty Copeland, Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg, Gala Gonzalez, Julianne Moore, Bridget Moynahan, Carolyn Murphy, Isabella Rossellini, Susan Sarandon (presente all’inaugurazione) e Naomi Watts. La loro adesione al progetto è stata immediata e sentita. Ciascuna delle stampe in grande formato sarà appesa su una parete nera, trafitta da due chiodi in ferro battuto forgiati a mano. Lo spettatore sarà immerso all'interno di questa installazione, al centro della quale sarà collocata una bara di vetro trasparente riempita d’acqua”.

L’arte mette a fuoco le questioni del nostro tempo

"L’arte sa mettere a fuoco le grandi questioni del nostro tempo con un linguaggio che arriva dritto all’intelligenza e alle emozioni - dichiara l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Con ‘BREATHTAKING’, Fabrizio Ferri ci pone di fronte alla drammaticità dell’inquinamento marino, costringendoci a riconoscere che ogni gesto quotidiano ha un peso sulla sopravvivenza del nostro pianeta. Milano accoglie con orgoglio questa installazione, che fonde bellezza e denuncia in un messaggio di potente impatto visivo ed etico, capace di lasciare un segno profondo nella sensibilità di chi la osserva". “Ho iniziato la mia carriera 25 anni fa al fianco di Fabrizio Ferri - dichiara Gabriella Nobile, Founder Nobile Agency - e ritrovarmi oggi a produrre questa sua installazione è un cerchio che si chiude. Fabrizio mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi, e ora, con questo progetto, ci chiede di guardare in faccia una crisi che riguarda tutti: l’inquinamento dei nostri mari. Questa mostra non è solo arte, è un messaggio potente che spero possa risvegliare consapevolezza e azione. Per me, è un onore dare vita a questa visione”.

Come nasce il progetto

Nato nel 2023 dal dialogo con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il progetto trova in questa partnership un respiro che va oltre la semplice denuncia per stimolare azioni concrete e diventare così un inno al cambiamento. All’ingresso di BREATHTAKING la ricerca universitaria PLASTICALLING offrirà una prospettiva scientifica sull’impatto della plastica e delle microplastiche sulla salute ambientale e umana, mettendone in evidenza i valori etici e morali. Il termine “Plasticalling”, infatti, riflette un approccio proattivo, sfidando gli stereotipi allarmistici controproducenti, incoraggiando al contrario a consapevolezza e soluzioni collettive. “L’Università Cattolica ha accompagnato fin dall’inizio l’iniziativa di Fabrizio Ferri valorizzando la ricerca dell’Ateneo sui temi delle plastiche e delle microplastiche secondo una prospettiva multidisciplinare che fa intersecare la dimensione ambientale del problema insieme a quella economica e a una terza che abbiamo definito antropologico-morale. L’obiettivo è andare oltre la denuncia, mirando a stimolare azioni concrete, dal livello individuale a quello di aziende e istituzioni, attraverso un approccio che unisca arte e scienza e sia catalizzatore di un cambiamento significativo nella consapevolezza e nei comportamenti - commenta il Professor Pier Sandro Cocconcelli, Preside della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Ateneo del Sacro Cuore. BREATHTAKING non si fermerà a Milano ma viaggerà per il mondo sostenuta da sponsor che condividono la mission di salvaguardare il pianeta promuovendo soluzioni sostenibili concrete per ridurre l’uso di plastica”.