ANDREA SPINELLI
ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

FDW Music Festival, il Salone elettronico torna in Fabbrica: “Ne faremo ballare più di 60 mila”

Lele Sacchi: “Leggende e novità. Manca solo Plessow, l’aspettiamo nel 2026”

Lele Sacchi 50 anni dj e producer di eventi, cura col collega Eric Galiani per il secondo anno il Design Week Music Festival alla Fabbrica del Vapore

Lele Sacchi 50 anni dj e producer di eventi, cura col collega Eric Galiani per il secondo anno il Design Week Music Festival alla Fabbrica del Vapore

Milano – FDW, anno secondo. Quel Fabbrica Design Week Music Festival che nell’agenda del Fuori Salone 2024 aveva ancora i connotati dell’esperimento trova conferma nel 2025, trasformando da oggi a domenica la Fabbrica del Vapore nel crocevia della musica elettronica milanese. Col proposito di coniugare design, arte e musica contemporanea in un cartellone curato dai producer di eventi Lele Sacchi ed Eric Galiani. “In una prima edizione ci si fa sempre un po’ il segno della croce, perché le incognite sono tante – spiega Sacchi, deejay e operatore culturale artefice con Galiani pure della rassegna 2024 –. È andata, però, bene, molto bene, così quest’anno torniamo con qualche patema d’animo in meno e un bel po’ di convinzione in più”.

Conseguenze?

“La creazione di un secondo palco, ovviamente un po’ più piccolo rispetto a quello principale, per diversificare ulteriormente la proposta dando più spazio ai dj locali e alle organizzazioni musicali milanesi. È nuovo pure il design del “main stage“ e più elaborato e sorprendente rispetto a quello della prima edizione, questo anche a fronte di una capienza allargata a settemila persone e quindi più rispondente alle esigenze dell’afflusso stimolato dalla gratuità degli eventi. Se l’anno scorso abbiamo, tra mostre ed esibizioni, registrato qualcosa come 60mila presenze complessive, quest’anno cerchiamo di fare ancora meglio”.

Oltre che in mostre come “Nanda Vigo. Sineddoche d’archivio” o la personale di Francesco Panozzo “Alternative possibili alla distopia incombente”, la forza del cartellone del Fabbrica Design Week Music Festival sta nella musica. Gemme in cartellone?

“Abbiamo fatto un gran lavoro di bilanciamento fra leggende e novità, tra mostri sacri come Richie Hawtin o Marcel Dettmann, dj residente del Berghain e star della scena clubbing berlinese, e artisti in ascesa come la francese Chloé Caillet, gli olandesi Kamma & Masalo o il nostro Quest. Tutto questo senza tralasciare la presenza di Toy Tonics, etichetta tedesca, anzi italotedesca in quanto fondata da Kapote (al secolo Mathias Modica, padre bavarese e madre italiana, ndr) che mantiene rapporti stretti col nostro paese e che sul palco dell’FDW si esibirà in jam con Sam Ruffillo, Fimiani e Zsa Zsa. Tutto col supporto radiofonico di m2o”.

L’artista che vi è sfuggito per un soffio?

“Danilo Plessow, o Motor City Drum Ensemble: era felicissimo di venire, ma alla fine un mancato incastro di date l’ha costretto a rinunciare. L’avremo sicuramente con noi in futuro, magari già l’anno prossimo”.

A proposito, sta già pensando alla terza edizione?

“A me e a Galiani piacerebbe molto poter lavorare come fanno i grandi festival, che possono pianificare la loro attività con anni d’anticipo, ma purtroppo da noi, nonostante l’intesa con Maria Fratelli e Andrea Giani della Fabbrica del Vapore e con l’assessorato alla cultura del Comune di Milano diretto da Tommaso Sacchi, la burocrazia rallenta i tempi. Altrimenti inizieremmo a lavorarci già da martedì prossimo”.

E perché non da lunedì?

“Perché, dopo una settimana di impegni, maratone e ore piccole come quella che ci aspetta, forse lunedì sarà meglio riposarsi”.