DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

Milano, al via il festival ‘La città senza porte’: da Greison e Foglietta a Baliani e Covatta

Il cartellone coinvolge Rogoredo, Corvetto e Porto di Mare con gli spazi Cascina Carpana, Chapiteau e C.I.Q

Milano, al via il festival ‘La città senza porte’

Milano –  Città aperta . Senza porte. In qualche spigoloso modo Milano è sempre stata così. Lo dimostra la sua storia. Almeno prima che si facesse ubriacare dal mercato. E dal punto di vista culturale? Il coinvolgimento dei quartieri si muove in maniera scostante. Come fosse una pigra marea. E oggi quel diffuso senso di chiuso accentramento si contrasta spesso con qualche progetto estemporaneo sulle periferie, supportato dagli onnipresenti bandi. Quando sarebbe sufficiente riaprire finalmente il Ringhiera (ex-casa dell’ATIR) per intervenire in maniera più strutturale sul tessuto sociale.

Detto questo, dimostra per fortuna una visione piuttosto ampia e ramificata il festival "La città senza porte" del Teatro Menotti, fra le otto idee selezionate e finanziate da "Milano è Viva nei quartieri" del Comune. Dal 7 al 22 settembre, il cartellone coinvolge Rogoredo, Corvetto e Porto di Mare, ed è caratterizzato da diversi appuntamenti teatrali ma anche circo e musica, oltre al prezioso incontro di venerdì 8 con Peter Stein.

Un festival ibrido ma vero, nel senso che propone debutti ed esclusive milanesi. Accolto in tre differenti spazi: Cascina Carpana in via San Dionigi, lo Chapiteau in piazza Tina Modotti, il C.I.Q – Centro Internazionale di Quartiere di via Fabio Massimo.

"Nel partecipare al progetto di Milano è Viva nei quartieri" – sottolinea il direttore artistico Emilio Russo – è stata ancora più peculiare la ricerca di spazi, luoghi da inventare e re-inventare, per definire una nuova mappa decentrata del fare spettacolo dal vivo, fuori dal consueto. Abbiamo allestito il nostro festival diffuso con linee progettuali dedicate al teatro d’autore, alla creatività giovanile, alla contaminazione tra i linguaggi. Un festival che nasce e intende essere soprattutto una festa per un pubblico non omologato".

Seconda edizione dopo l’esperimento dello scorso settembre, "La città senza porte" spera di trasformarsi in un appuntamento continuativo. Intanto i nomi. Venerdì 8 in Cascina "Una guerra", testo di Michele Santeramo con Anna Foglietta che racconta di una donna che fugge dal conflitto con i suoi due figli.

Il giorno dopo "Jukebox della Fisica" di Gabriella Greison e "Dal vivo sono molto meglio", ovvero le maschere comiche ideate da Paola Minaccioni. Domenica alle 19 si celebra Giorgio Gaber con l’inedito "Un’idea" della bella coppia Andrea Mirò e Sara Bertelà, seguite dal nuovo recital di Lucia Vasini. Spostandosi invece nel Chapiteau, ci si imbatte in Debora Mancini, la Banda Osiris, l’ironia di Ippolita Baldini, Giobbe Covatta con "Scoop (Donna Sapiens)" e Dario Vergassola in "Storie di un mondo immaginario", rispettivamente giovedì 14 e venerdì 15 settembre. Saranno poi al C.I.Q gli appuntamenti con Enrico Ballardini, Camilla Barbarito o il classico "Kohlhaas" di Marco Baliani, nella serata di chiusura. Molto ampia anche la sezione dedicata alle famiglie e ai più piccini. Che più o meno ogni pomeriggio troveranno lavori dedicati, oltre a spettacoli di circo e di figura, lungo l’intero corso del festival. Info: teatromenotti.org.