
Festival Imagine del Teatro Carcano:
Milano – «La cosa più straordinaria è il fatto che sia tutto vero…". Giusto sottolinearlo. Perché, ogni volta che si ascolta, la parabola umana e imprenditoriale di Camillo Olivetti possiede contorni talmente lontani dalla nostra realtà di tutti i giorni da sembrare una bellissima vicenda di finzione. Inventata. Neanche fosse Harry Potter. E invece si tratta di un frammento di storia industriale, sorprendente per la portata del successo e delle intuizioni. Ma altrettanto per le innovazioni sociali introdotte in fabbrica e l’attenzione verso un’idea di responsabilità d’impresa che crescerà poi ulteriormente sotto la guida del figlio Adriano. Avventura tecnologica. D’inizio Novecento. Vissuta con un certo spirito garibaldino, da Silicon Valley ante litteram. Come sa bene Laura Curino, che ormai da anni porta in giro ovunque "Camillo Olivetti - Alle radici di un sogno", classico monologo di stampo civile scritto insieme al regista Gabriele Vacis, uno degli spettacoli più fortunati della coppia d’oro del teatro torinese. Pura narrazione.
In programma mercoledì alle 21 all’interno del Festival Imagine del Teatro Carcano, dal 29 agosto al 3 settembre in Piazza Olivetti. Guarda caso. La zona, si sa, è in forte crescita: nuovi edifici, aree verdi, l’allure gentrificato a due passi da Fondazione Prada. E per una manciata di giorni è pronta ad ospitare un cartellone eterogeneo fra teatro, musica, danza, oltre ai consueti laboratori e dj-set.
Il progetto è diretto da Serene Sinigaglia, che ha voluto dedicare il festival alle "connessioni umane". Ed è fra gli otto finanziati da "Milano è Viva nei Quartieri", il bando del Comune che nelle prossime settimane porterà ancora una manciata di eventi nei vari municipi cittadini. Per il momento, però, tocca al Carcano e al patriarca Olivetti: dalla formazione socialista (rivoluzionaria), agli studi nelle grandi università americane; dalla costruzione della celebre fabbrica in mattoni rossi a Ivrea, alle prime macchine da scrivere; dai laboratori di ricerca, alle scuole per operai. Un racconto epico. Nelle mani sicure di Laura Curino. E a ingresso gratuito.
Proprio come l’altro appuntamento teatrale del festival, ovvero il romanzo "La vita davanti a sé" di Romain Gary, portato in scena da Arianna Scommegna per ATIR, con il supporto della fisarmonica di Giulia Bertasi. Lo si vede martedì, sempre in piazza. Per ripercorrere l’amicizia fra il giovane Momò e Madame Rosa, ex prostituta che si occupa ora di orfanelli. Per il resto, 28 gli eventi nel programma di Imagine. Fra i tanti, da segnalare l’ensemble Sentieri selvaggi, la serata di domenica con Balera Milanesa, i dj-set curati da Le Cannibale.