Assago (Milano) – “Chi lavora a Capodanno lavora tutto l’anno” scherza Francesco Gabbani a proposito delle feste di Natale ridotte a lumicino dal concerto di giovedì prossimo al Forum di Assago e dai preparativi per il suo quarto Sanremo (anzi il quinto tenuto conto della presenza in gara quest’anno al fianco di Fiorella Mannoia nella serata riservata alle collaborazioni). “Anche se il tour è in cartellone a marzo, debutta a tutti gli effetti dopodomani ad Assago” spiega il musicista carrarese, 42 anni. “Un concerto natalizio che, approfittando dell’arrivo delle feste, mi offre l’opportunità di fare gli auguri a tutti”.
Quali sono le novità di questa rentrée al Forum?
“Innanzitutto, un restyling sonoro rispetto all’ultimo tour nei palazzetti, con una rispolverata agli arrangiamenti e l’aggiunta all’organico di alcuni musicisti. In particolare, un fantastico quartetto d’archi. Dimensione a cui aspiravo da tempo per leggere certe canzoni da un’ottica nuova e mettere le ali a brani come ‘Einstein’ o quella ‘Un sorriso dentro al pianto’ scritta tre anni fa per Ornella Vanoni, tanto per fare un paio di esempi. Un live di Gabbani 2.0 che non trascura scenografie e ledwall altamente spettacolari. Insomma, un ulteriore passo in avanti nella costruzione della Gabba-realtà”.
C’è un concept dietro a tutto questo?
“Non direi. Anche se abbiamo intitolato il tutto ‘Natale in un qualsiasi giovedì’ per giocare col verso di ‘Spazio tempo’ che parla di ‘Natale in un qualsiasi lunedì’. Scelta fatta anche per gratitudine. Quella che si deve ad un brano entrato inaspettatamente fra i più iconici del mio repertorio. Il riferimento alle festività è dato pure dal fatto che non mancheranno brani natalizi. Lo spettacolo tiene, infatti, la musica bene al centro e tutto quel che gli gira attorno è al servizio dell’idea di renderla più impattante sotto il profilo emotivo”.
E poi c’è una ricorrenza…
“Sì, il decennale del mio primo album ‘Greitist Iz’, da cui intendo eseguire a sorpresa un estratto mai fatto prima dal vivo nonostante le ripetute richieste dei fans. Quindi, se c’è un concept, è quello di raccontare un percorso musicale partito nel 2014”.
Dieci anni in tre ricordi?
“Sicuramente le due vittorie del Festival di Sanremo, tra le Nuove Proposte nel 2016 con ‘Amen’ e tra i Big l’anno successivo con ‘Occidentali’s Karma’, ma anche aver firmato ‘Buttalo via’ per Mina, pezzo che amo molto e non è escluso possa eseguire dal vivo nei palazzetti. Sono cresciuto, infatti, ascoltando autori che sognano di scrivere una canzone per lei. Io ce l’ho fatta e l’orgoglio è tanto”.
Ma fra i suoi sogni d’autore più sfrenati c’era pure quello riuscire a scrivere un giorno per Mina, Vanoni e Celentano?
“Sotto sotto forse sì, ma in modo quasi inconsapevole. Anche se sono quello di ‘Occidentali’s Karma’, infatti, mi rendo conto di avere nelle ballad una scrittura abbastanza classica e in quest’ottica, dunque, più vicina alle caratteristiche di una Mina o di una Vanoni che di una Elodie”.
“Volevamo solo essere felici” è del 2022. A quando il successore?
“Vorrei pubblicare il mio sesto album a primavera, per poterlo così proporre poi dal vivo in estate”.