Milano – Prima di chiudere la serranda per sempre dopo 30 anni di vita è il momento dei ricordi. E i clienti affezionati stanno lasciando decine di messaggi sui canali social: “È la mia fumetteria di fiducia da più di 10 anni”. “È stato il mio primo posto di lavoro, un pezzo di cuore è tra quelle mura”. “Ci venivo ogni giorno dopo la scuola”. “È lì che ho preso il mio primo fumetto a 33 anni”. “Alastor Milano“, la fumetteria di via Alessandro Volta 15, dà l’addio alla città (mentre restano aperti i punti vendita di Napoli e Palermo): “È con il cuore pesante – l’annuncio dei giorni scorsi – che vi comunichiamo che il nostro punto vendita chiuderà definitivamente a fine mese. Grazie per tutti i momenti passati insieme negli ultimi 30 anni. Se vuoi salutare la parete Berserk (nome d un manga scritto e disegnato da Kentarō Miura, incentrato su un antieroico guerriero solitario, ndr) per l’ultima volta, ti aspettiamo”. Il tempo del congedo – e della svendita degli articoli rimasti, al 50% – sarà fino a sabato 18 gennaio. A corredo delle parole, un’immagine di Spiderman che saluta con la mano sollevata. Resterà l’immaginazione. Il ricordo delle “Storie che fanno sognare“, che è la frase di presentazione dell’attività in cui si potevano trovare fumetti occidentali, manga, action figures, poster, gadget e altro.
“Portate sacchetti o borse per trasportare gli acquisti, perché non ne abbiamo più”, la raccomandazione. Intanto gli scaffali sono sempre più vuoti. Perché la chiusura, dopo tanti anni? Stando a quanto trapelato, la decisione sarebbe maturata per i costi eccessivi dell’affitto del locale che negli ultimi tempi evidentemente sono aumentati in questa zona del centro, a pochi passi da piazza XXV Aprile, da Porta Nuova e dalla zona di via Moscova. “Perché le cose belle non possono durare in eterno?”, domanda su Instagram una habituè. “Mi dispiace immensamente, era la mia fumetteria preferita di Milano e l’unica in cui trovavo sempre ciò che cercavo”, un altro commento.
I presìdi culturali non hanno vita facile. Anche altri si sono dovuti arrendere, schiacciati dai costi. Altri invece hanno trovato un’alternativa spostandosi un po’ più in là, come la libreria “Isola Libri“ nata nel 2012 al quartiere Isola e poi trasferitasi a Dergano, perché le spese all’Isola erano diventate insostenibili. La nuova vita è iniziata a febbraio del 2023 in via Davanzati diventando “Scamamù - libri, giochi e spazio”. Una libreria gemellata con il locale “Mamusca”, a pochi passi, che è già punto di riferimento per gli abitanti. Prima di Natale, tutti i libri esposti sono stati acquistati dai genitori della 2 C della scuola primaria Leopardi di viale Bodio che hanno partecipato al progetto “Svuota la vetrina“ dando supporto a questa realtà di quartiere.