Assago (Milano) – “Storicamente i deejay appartengono ai club, quindi ero molto perplesso sulla possibilità di debuttare in un grande spazio come il Forum – ammette Gabry Ponte, domani sera ad Assago per il popolo del dancefloor –. Poi ho pensato che oggi la presenza in luoghi come stadi e arene è abbastanza sdoganata anche per chi fa il mio mestiere e mi sono lasciato convincere. Mi sono buttato ed è andata bene, visto che abbiamo esaurito lo show con largo anticipo”.
Il luogo fa la musica?
“A volte. In un club alle 2 di notte ci sono soprattutto giovani a cui piacciono cose un po’ più dure, mentre in piazza devi puntare su soluzioni più mainstream, crossover, trasversali. Pure il Paese in cui ti esibisci fa la musica: in alcuni, come l’Olanda, l’elettrodance ha grande popolarità e passa regolarmente sui principali network radiofonici, in altri come l’Italia o la Francia è più di nicchia”.
Grazie anche al tormentone “Blue (Da Ba Dee)” con gli Eiffel 65 tra la fine degli anni Novanta e i Duemila ha venduto oltre 10 milioni di copie. Che momento è per la dance?
"Mi sembra in super forma. Il grandissimo hype è iniziato attorno al 2005, con lo sbarco Oltreoceano una quindicina di anni in ritardo rispetto all’Europa. Ci sono voluti i Black Eyed Peas o la Madonna di “Hang up” per portarcela e farla diventare un fenomeno globale. Paese che vai, dance che trovi”.
Quando nel 2021 la famiglia s’è allargata ha temuto di dover cambiare vita?
“Io e la mia compagna abbiamo voluto tantissimo la nostra Alice. Per loro ho imparato a gestire il mio tempo e ora tutto funziona. Mia figlia è molto piccola e non la porto ancora alle mie serate. Al Forum però ci sarà, sottopalco a ballare con la sua brava cuffietta sulle orecchie”.
Tra le sue attività c’è stata pure quella di giudice di talent.
“L’esperienza ad Amici mi ha arricchito tanto, pure umanamente perché Maria è una fuoriclasse. Ma col tempo ho capito che non è il mio pane. Non è il tipo di spettacolo che mi fa battere il cuore. Non avendo tempo di fare entrambe, tra la tv e la musica ho scelto la musica”.
Gli Eiffel vanno a Sanremo (anzi, tornano: c’eravate nel 2003), ospiti di Fred De Palma la sera delle collaborazioni.
“Anche a me è stato chiesto diverse volte di partecipare al Festival. L’ultima proprio quest’anno. Sanremo mi piace e non ho alcuna preclusione. Felice, quindi, che Maury e Jeffrey (gli attuali Eiffel 65, ndr) abbiano trovato tra gli artisti in gara uno che si sposa col loro percorso attuale. Fred è pure amico mio, quindi sono doppiamente contento”.
Una collaborazione che l’ha particolarmente soddisfatta?
“Premesso che “ogni scarrafone è bell’a mamma soja”, e che quindi sono soddisfattissimo di tutte le cose che ho fatto, appartengo alla generazione cresciuta con “Gimme five”. Quindi remixare un paio di dischi per Jovanotti è stato pazzesco”.