
Gianluca Grignani torna dopo tre anni. Il suo disco uscirà in radio alle 0:00 del 2020
Milano, 19 dicembre 2019 - Free-climber. Gianluca Grignani dice che per lui "scrivere una canzone è come scalare una montagna in arrampicata libera. Senza chiodatura né corda". È quindi un’ascensione a mani nude pure il nuovo singolo “Tu che ne sai di me”, in radio alle 0:00 del 2020. "La prima canzone del nuovo anno", ha tenuto a sottolineare il rocker milanese ieri mattina nella cornice un filino claustrofobica dell’Armani Privé di via Manzoni, per parlare di questo suo ritorno dopo tre anni di latitanza dalle scene, che stando ai “si dice” avrebbe potuto passare pure per Sanremo. "Ma in Riviera quest’anno non andrò", anticipa.
Dov’è nato questo suo nuovo singolo? "Nel mio studio “La Fabbrica di Plastica”, un posto concepito attorno alla mia musica che non utilizzerò solo io. Credo di avere, infatti, le capacità per produrre artisti nuovi e intendo farlo. C’è una mail (lafabbricadiplasticastudios@gmail.com - nda) dove chiunque può mandare i suoi provini".
Quando arriverà l’album? "Durante l’assenza ho composto una sessantina di canzoni, con storie concatenate come se si trattasse di un concept, quindi l’album non sarà uno ma tre. Proprio ieri mattina ho deciso di intitolarli tutti allo stesso modo: “Verde smeraldo I”, “Verde smeraldo II” e “Verde smeraldo III” perché raccontano la mia vita nelle sue varie fasi e il “verde smeraldo” è un colore legato alla mia infanzia. Il “primo capitolo” uscirà contemporaneamente al terzo singolo. All’inizio dell’anno comunicherò 5-6 concerti voce e chitarra in agenda a primavera".
Frattanto si comincia con “Tu che ne sai di me”. "Già. Molte canzoni di questo disco le ho scritte al piano, perché ti offre soluzioni armoniche più varie e complete, anche se poi le ho destrutturate con la chitarra. Ma le ispirazioni sono tante. Il groove di “Tu che ne sai di me”, ad esempio, l’ho preso da quello di “Hungry like a wolf” dei Duran Duran. Ora che ho una mia etichetta, la Falco a Metà, e un mio studio, posso fare ciò che voglio".
Il flusso creativo è stato costante? "Nella mia mente, di solito, l’idea di una canzone si concretizza in quindici minuti. E in questi anni di “quindici minuti” ne ho avuti parecchi. Una mattina, ad esempio, ho ascoltato “Non al denaro non all’amore né al cielo” di De André e sull’impronta di quelle canzoni ho inciso un intero album; insomma un suo sviluppo che potrei anche pubblicare un giorno o l’altro".
Intanto il 28 febbraio Grignani pubblicherà in vinile e in digitale una versione speciale di “Destinazione paradiso” per celebrarne i venticinque anni. La “scalata” è iniziata da lì.