
Giorgio Ferrario
Milano, 4 marzo 2020 - L’album fisico uscirà il 27 marzo, ma lui l’ha pubblicato a sorpresa ieri mattina sulle piattaforme web facendo il pieno di scaricamenti. Lui è Mostro, al secolo Giorgio Ferrario, classe 1992, fratello del comico Edoardo, e il 28 marzo lo presenta prima al Mondadori Bookstore di Varese (14.30) e poi al Mondadori Megastore di piazza Duomo a Milano (18). Il titolo? Un attestato di autenticità: “Sinceramente Mostro”.
Cos’è che brucia sulla copertina dell’album? "Emblematicamente, le strofe di ‘Memorie di uno sconfitto’, uno dei pezzi di ‘Sinceramente Mostro’ a cui sono più legato. Quello di cui, forse, vado più fiero. Sono affascinato dal fuoco, dalla sua energia ma anche dalla capacità distruttiva con cui cancella il passato creando, però, anche i presupposti per una nuova vita. Ecco perché è un’immagine che torna spesso nei brani che faccio. Stavolta l’ho voluto mettere pure in copertina". Lei incide per Honiro, la stessa etichetta di Ultimo. "Siamo molto amici. Niccolò s’è innamorato di questa mia canzone, ‘E fumo ancora’ (dedicata al fratello Vittorio, ndr) e m’ha chiesto di farla assieme, invitandomi a suonarla con lui su palchi enormi". Perché come singolo ha scelto “La città”, l’unica ballad? "Ho capito che ho bisogno di sentirmi un po’ solo nelle mie scelte artistiche. Sapevo che ci si sarebbe aspettati da me un brano più energico, più aggressivo, orientato in un’altra direzione e così, ho scelto un brano d’amore. Non mi piace ‘accontentare’, voglio attenzione". Dalla scaletta manca un pezzo. E lei nell’album ci scherza sopra. "Ho avuto l’opportunità d’inserire un mio brano molto intenso nella colonna sonora di un film di prossima uscita. Avrebbe dovuto arrivare nelle sale con l’album, ma poi è slittato mi sono visto costretto a togliere il pezzo dal disco. Ho pensato di colmare il vuoto con un breve sketch". Un altro brano è “Britney nel 2007”, impreziosito da Gemitaiz. "Sono un fan dei ‘mental breakdown’ delle star, perché spesso diventano i momenti più sinceri delle loro ‘perfette’ esistenze. Sotto sotto, forse, vorrei arrivarci pure io, anche se per il momento (e per fortuna - ndr) mi sono limitato a scriverci una canzone". Il 19 aprile apre il suo Warriors Tour al Fabrique di Milano. Perché questo titolo? "Perché sono un grande fan del film girato nel ’79 da Walter Hill. E poi perché sul palco sono anch’io un ‘guerriero’; i miei concerti non si vivono certo da seduti".