REDAZIONE MILANO

Irene Soave presenta “Lo Statuto delle lavoratrici” alla Camera del Lavoro

Milano, domani alle 17.30 incontro con la giornalista autrice del libro inchiesta sull’attuale mondo del lavoro

Irene Soave

Milano, 27 marzo 2024 – Un’inchiesta ricca di dati e spunti sull’attuale mondo del lavoro, partendo dalla rilettura dello Statuto dei Lavoratori del 1970. Si intitola “Lo Statuto delle Lavoratrici” (Bompiani) il libro di Irene Soave, giornalista de Il Corriere della Sera, che indaga il fenomeno della generalizzata disaffezione al lavoro, individuandone radici, sintomi e conseguenze. Il libro verrà presentato dall’autrice giovedì 28 marzo alle 17.30 alla Camera del Lavoro di corso di Porta Vittoria 43. 

“Nel titolo – ha spiegato Soave – ho scritto lavoratrici, ma non intendo solo femmine: le lavoratrici, in questo libro, sono tutti quelli che soffrono le condizioni a cui lavorano. Pagati poco, o reperibili sempre, o precari, o vessati, o a rischio della salute o della vita. O tutte le cose insieme”.

Il libro di Soave affronta alcune delle questioni cruciali che caratterizzano il mondo del lavoro, dal burnout, alla presunta libertà concessa dal lavoro flessibile fino ad arrivare alla (dis)parità di genere. La giornalista colleziona storie, torna indietro nel tempo e immagina un futuro possibile , realizzando un compendio di chi siamo e come siamo quando siamo al lavoro oggi, con quali disperazioni e quali prospettive. Ne risulta un’analisi della nostra società, ancora impigliata negli stereotipi, ancora poco inventiva nel pensare un mondo del lavoro in cui tutti e tutte si stia meglio.

"Quando mi hanno chiesto che libro è, se un saggio o un romanzo, ho spesso esitato – ha spiegato l’autrice – La cosa migliore che so dire è che è un monologo collettivo. La voce è la mia, ma dentro ci sono decine di storie. Raccolte nei mesi anche involontariamente, anche chiacchierando, perché se c’è un argomento di cui negli ultimi anni si parla più che di ogni altro, e con sentimenti quasi mai positivi, è il lavoro”.