ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Jimmy Sax e l’amore per il sassofono: "Un legame che dura da 25 anni"

Jérémy Rolland al Dal Verme lunedì sera con la Symphonic Dance Orchestra: ha tenuto mille show in tutto il mondo

Jimmy Sax

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Milano - Jimmy Sax? Chi mostrasse stupore nell’incrociare il nome del sassofonista francese sul cartellone del Dal Verme, dov’è in concerto lunedì sera con la Symphonic Dance Orchestra diretta da Vincenzo Sorrentino, frequenta poco il web. In rete, infatti, Jérémy Rolland, pardon Jimmy, è un’artista da 475 mila follower - e oltre 150 milioni di visualizzazioni su YouTube - che piace alla gente che piace, come testimonia un’agenda in bilico tra St. Tropez e Miami, Cannes e St Barth, Dubai, Parigi, Monaco, Capri, New Delhi, Cancun. Potere di due polmoni così e di un suono che spazia dal funky al pop alla deep-house intrappolato nelle 14 canzoni dell’album "Jimmy", uscito a ottobre e seguito dalla partecipazione al Concerto di Natale all’Auditorium della Conciliazione di Roma.

Lei è nato a Marsiglia, ma risiede ai Caraibi sull’isola di Saint-Barthélemy. Il senso della vita sembra averlo chiaro.  "Suono dall’età di 14 anni e il web, in special modo YouTube, ha contribuito molto a farmi conoscere col singolo "No man no cry". Ma vengo dal palco e ho tenuto finora oltre mille show in giro per il mondo. Indubbiamente la rete oggi rappresenta un’incredibile opportunità per far conoscere la propria musica".

Perché Jimmy Sax?  "Per essere immediatamente riconoscibile".

In un brano ha messo il suo battito cardiaco di suo figlio Caesar. Perché?  "Quando ho composto il pezzo era ancora nel ventre materno. La cosa singolare è che mio padre se n’è andato a gennaio del 2020 esattamente un anno (e un giorno) prima che Caesar venisse al mondo. Così ho pensato di omaggiare il circolo della vita con un pezzo dedicato ad entrambi intitolato, appunto, ‘Supreme circle’. Non mostro mai il volto di mio figlio sui social, ma penso che questa del battito nella canzone sarà una bella storia da raccontargli quando crescerà".

Che relazione ha col sassofono?  "Qualcuno ha detto che me lo sono sposato. E a ragione. Come accade a tutte le coppie, infatti, a volte mi sento perdutamente innamorato di lui mentre altre non lo sopporto. D’altronde il nostro è un matrimonio che va avanti da 25 anni. Ho scoperto che può avere una bella interazione con la musica elettronica ed è quella la strada su cui cammino".

Qual è il suo assolo di sax preferito in hit parade?  "Il mio amore per il sax è scoppiato ascoltando quello di Kirk Whalum nella versione di ‘I will always love you’ incisa da Whitney Houston per la colonna sonora de ‘La guardia del corpo’".

Perché in questo tour ha scelto di suonare nei teatri?  "Per tirarmi fuori per una volta dal mondo del clubbing e raccontarmi da un’altra angolazione con la suggestione di una vera orchestra".