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Sanremo 2020, Le Vibrazioni: ci godiamo il festival. Il podio?"Sarebbe regalo bellissimo"

Francesco Sarcina e compagni in vetta alle preferenze con "Dov'è". Il verdetto stasera: gli avversari da battere sono Diodato e Gabbani. Tra i favoriti anche a Pelù e i colleghi Pinguini

Le Vibrazioni a Sanremo con "Dov'è" (Ansa)

Milano, 8 febbraio 2020 - Tutto è pronto per la serata del verdetto. Questa sera andrà in scena la finale di Sanremo 2020. E Le Vibrazioni sono pronte a dar battaglia. La band milanese, capitanata da Francesco Sarcina, ha convinto pubblico e critica con il brano "Dov'è". Difficile prevedere come andrà ma il gruppo meneghino insieme a Francesco Gabbani, Diodato, Piero Pelù e i "colleghi" lombardi Pinguini Tattici Nuclerari sono tra i possibili protagonisti della finalissima. Ieri sera, nella quarta serata, Le Vibrazioni sono arrivate quarte nella classifica stilata dalla sala stampa. Una conferma del gradimento della band. 

"Il podio? Sarebbe un regalo bellissimo"

"Siamo arrivati senza aspettative che è la cosa migliore, così ce la godiamo di più. Questa è una gioia non ce lo aspettavamo" ha detto la band, prima in classifica per la giuria demoscopica. A guidarli il maestro Beppe Vessicchio, accolto con una ovazione. "Il Maestro Vessicchio ci fa l'effetto giusto, ci fa scendere l'ansia e lui è la vera rockstar, ci fa onore che abbia scelto noi per tornare all'Ariston". Sulla possibilità di salire sul podio Francesco Sarcina ha detto: "Sarebbe una cosa che andrebbe negli annali di famiglia, già così siamo stacontenti, sarebbe un regalo bellissimo". Sulla dedica in caso di vittoria: "Io dedico tutto questo alla bellezza e alla magia della vita, nonostante le sofferenze e le cose che accadono anche per colpa mia, siamo esseri umano, sbagliamo, l'importante è capire e migliorarsi perchè abbiamo dei figli e i ragazzi vanno protetti per affrontare meglio le difficoltà. Al Governo dedicherei la canzone La gioia dov'è".

Il brano "Dov'è"

Il brano "Dov'è", scritto con Roberto Casalino, ha spiegato Sarcina "è stata una specie di seduta analitica. Con questa canzone, infatti, non avevo bisogno di dare delle risposte alle cronache rosa, ma a me e ai miei figli. D’altronde che sono “sbagliato” l’avevo cantato pure nel pezzo portato al Festival due anni fa". 

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