STEFANIA CONSENTI
Cultura e Spettacoli

Un patto Milano-Loira nel nome di Leonardo da Vinci

Al Castello Sforzesco via al tour di presentazione del palinsesto per celebrare i 500 anni della morte

François Saint Bris, proprietario del castello Chateau  du Clos Lucé dove ha vissuto Leonardo Bruno de Sa Moreira, presidente di HistoveryFrédéric Meyer, direttore Atout France François Bonneau, presidente regione Centre Val de Loire PROTAGONISTI Al Castello Sforzesco - una delle case di Leonardo a Milano - è stato presentato il Festival  della Valle della Loira  in onore del genio da VinciUn altro bellissimo castello, quello di Chateau de Chenonceau nella Valle della Loira

François Saint Bris, proprietario del castello Chateau du Clos Lucé dove ha vissuto Leonardo Bruno de Sa Moreira, presidente di HistoveryFrédéric Meyer, direttore Atout France François Bonneau, presidente regione Centre Val de Loire PROTAGONISTI Al Castello Sforzesco - una delle case di Leonardo a Milano - è stato presentato il Festival della Valle della Loira in onore del genio da VinciUn altro bellissimo castello, quello di Chateau de Chenonceau nella Valle della Loira

Milano, 16 ottobre 2018 - Un pattro tra la Loira e Milano, fra Italia e Francia, nel nome di Leonardo da Vinci. In occasione del Cinquecentenario della sua morte. Con l’invito a percorrere i «luoghi» di Leonardo, armati dello stesso spirito rinascimentale, sulle tracce lasciate dal Genio che a Milano visse 20 anni e gli ultimi tre della sua vita al Castello di Clos Lucé, nella valle della Loira. Un altro dei luoghi abitati da Leonardo è stato il Castello Sforzesco che ieri ha aperto le porte per accogliere la presentazione del tour “Viva Leonardo da Vinci! 500 anni di Rinascimento nel Centro -Valle della Loira“ che farà tappa in undici paesi, toccando 3 continenti sino a gennaio prossimo. «Il festival sarà una grande festa popolare, inedita, culturale. Un vero omaggio all’Italia, all’ispirazione e allo spirito innovatore che ha suscitato in Francia», ha ricordato Frédéric Meyer direttore di Atout France in Italia, alla presenza del console generale di Francia Cyrille Rogeau e al presidente della Regione della Loira Francois Bonneau. Un palinsesto ricchissimo con oltre 700 eventi che coniugano epoche, mondi, forme artistiche, mostre, convegni ed itinerari a partire dal 2 maggio al 31 agosto 2019; faranno conoscere Leonardo in modo più attuale e nelle varie declinazioni culturali.

Scambi tra i Italia e Francia favoriti anche sul piano dei trasporti: i TGV francesi, treni ad alta velocità, che collegano quotidianamente Parigi a Milano, circoleranno con vetture che riporteranno come brand il volto e le opere di Leonardo. E da fine anno ha annunciato ancora Meyer, «partirà una campagna di comunicazione rivolta al grande pubblico italiano e la commercializzazione di programmi ed itinerari di viaggio a tema Rinascimento con soggiorni di 2 o 3 notti nella Valle della Loira». Insomma, i lombardi avranno di che scegliere sull’asse Milano-Amboise e così anche i francesi che potranno far tappa a Milano per non perdersi alcune «chicche», ad esempio la riapertura straordinaria della Sala delle Asse in corso di restauro.

Come ha spiegato con orgoglio l’assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno «l’occasione offre la possibilità di costruire ponti di dialogo con la Francia. Non c’è rivalità, Leonardo appartiene al mondo intero ed è giusto fare rete per promuoverlo. E come farlo se non connettendo in maniera profonda i luoghi dai lui stessi abitati?». E anche il console di Francia Rogeau ha sottolineato il grande momento offerto dalle celebrazioni di Leonardo per rinsaldare i raporti culturali fra Italia e Francia. Milano, è ben ricordarlo, è la città in cui Leonardo da Vinci ha soggiornato più a lungo. Qui Leonardo giunge nel 1482 al servizio del duca Ludovico Sforza e i segni della sua permanenza si ritrovano in città e nell’intero territorio lombardo. Verrà poi invitato a risiedere in Francia da Francesco I° che lo nomina «primo pittore, ingegnere ed architetto del re», gli mette a disposizione il castello Clos Lucé versandogli una pensione principesca.

Correva l’anno 1516. Tre anni dopo il genio toscano verrà sepolto nella cappella di Saint Huber del Castello Reale di Amboise.