NICOLA PALMA
Cultura e Spettacoli

Malore per Zubin Mehta: la Scala in ansia

Il direttore d’orchestra ha avuto un mancamento durante le prove di Salomè: in ospedale per accertamenti. Preoccupazione in teatro

Il Maestro Zubin Mehta, 85 anni il 29 aprile

Milano, 13 febbraio 2021 -  Si è sentito male durante le prove di Salomè, ieri pomeriggio alla Scala. Ansia per le condizioni di salute del maestro Zubin Mehta, anche se in serata sarebbero arrivate rassicurazioni dai primi accertamenti medici a cui è stato subito sottoposto: con ogni probabilità, si è trattato di un mancamento legato allo stress per i numerosi impegni di lavoro; e l’auspicio è che già lunedì, dopo due giorni di riposo, il direttore d’orchestra possa tornare sul podio per riprendere la normale attività. In caso contrario, potrebbe subentrare il direttore musicale Riccardo Chailly.

L’artista ottantaquattrenne è al Piermarini in questi giorni per dirigere l’opera di Richard Strauss nell’allestimento del regista Damiano Michieletto: lo spettacolo verrà trasmesso sabato prossimo alle 20 in diretta su Rai 5. Il titolo era stato inizialmente programmato dall’8 al 31 marzo 2020, ma la pandemia ha completamente stravolto i piani. La nuova produzione del Piermarini avrebbe dovuto segnare lo scorso anno la prima collaborazione tra Chailly e Michieletto. Dopo la cancellazione causa emergenza sanitaria, il teatro ha cercato di ricalendarizzarla nel 2023, ma non è stato possibile trovare l’incastro giusto con gli impegni già assunti da Chailly; che a quel punto ha suggerito al sovrintendente Dominique Meyer di affidare Salomè al maestro Mehta, ricordando il suo straordinario debutto scaligero nel 1974 proprio con questa opera. Il titolo di Strauss, dal forte significato simbolico, è stato scelto anche per ragioni pratiche e di responsabilità, in linea con l’approccio improntato alla massima prudenza seguito da Meyer sin dall’inizio della pandemia da Covid-19: lo spettacolo prevede infatti la presenza in scena di pochi personaggi e non pone particolari problemi di distanziamento.

Ieri, però, il malore di Mehta ha fatto passare tutto in secondo piano. Stando alle informazioni a disposizione, il maestro avrebbe avuto un improvviso e momentaneo mancamento durante le prove; subito visitato in teatro, i valori della pressione sarebbero risultati buoni. Tuttavia, il direttore è stato sottoposto ad ulteriori accertamenti in ospedale per escludere gravi conseguenze; e i primi esiti sarebbero stati confortanti, anche se la cautela resta d’obbligo. Il teatro, interpellato dal Giorno , ha preferito non rilasciare dichiarazioni sull’argomento, scegliendo la linea del massimo riserbo.

In ogni caso, la prova con l’orchestra di oggi, della durata di cinque ore, è stata rimandata a lunedì (oggi e domani solo prove di scena e con il cast), così da concedere a Mehta due giorni di riposo. Secondo indiscrezioni, c’è già un piano B al Piermarini: se il direttore di origine indiana non dovesse riprendersi in tempo, potrebbe essere sostituito temporaneamente (per le prove) o rimpiazzato anche sabato da Chailly. Del resto, si tratta di un appuntamento che la Scala non può assolutamente mancare: la diretta su Rai 5 è una vetrina fondamentale per il tempio della lirica, costretto da mesi a rinunciare alla presenza del pubblico e agli incassi al botteghino.