Milano, 21 dicembre 2023 – Un viaggio “Tra linea e luce” per rendere omaggio al pittore Vittore Frattini. È questo il titolo scelto per l’esposizione personale dedicata all’artista nato nel 1937 a Varese, la città dove vive e lavora, in programma da domani, venerdì 22 dicembre, fino a domenica 7 gennaio 2024 alla Fondazione Stelline di corso Magenta 61.
Il profilo
Tra linea e luce, a cura di Domenico de Chirico, presenta circa quaranta opere, una selezione significativa della produzione recente di Frattini e consentono di comprendere il suo percorso incominciato alla fine degli anni ‘50 sotto la guida del padre, lo scultore Angelo Frattini.
Nella sua lunghissima produzione artistica Frattini ha sperimentato diversi linguaggi e si è espresso utilizzando materiali eterogenei, pur mantenendo una lunghissima fedeltà a pochi elementi essenziali, e, soprattutto, alla vita di questo segno mosso e dinamico che, prendendo spunto dal “gesto” informale, viene purificato fino a realizzarsi come elemento generativo di forma e di spazio, indipendentemente dai materiali scelti.
La poetica
La linea, che delinea il confine e apre all’infinito, si ritrova in tutte le sue opere, senza mai essere ripetizione, ma anzi moltiplicando esponenzialmente il suo significato di apertura verso lo spazio e il tempo senza fine.
Nello sviluppo stilistico di Frattini, ha giocato un ruolo fondamentale anche il suo forte interesse verso i fenomeni naturali come temporali e fulmini, risultati significativi proprio nello studio della luce. Grazie alla loro evanescenza, il pittore varesino è riuscito a comprendere perfettamente come il tempo si faccia largo scavando lo spazio attraverso solchi di atemporalità.
La linea dialoga con la luce, la luce dialoga con l'oscurità, la materia con lo spazio vuoto, i colori più vivaci conversano con trasparenze assolute. La vocazione spaziale è un altro aspetto centrale nella sua ricerca, così come il dialogo e il confronto continuo con le visioni e gli orientamenti internazionali portati avanti dal suo amico e collezionista, fra i più importanti dell'arte contemporanea della seconda metà del Novecento - Giuseppe Panza di Biumo, che sul rapporto con lo spazio e la luce ha trascritto gran parte dei suoi interessi e delle sue passioni.
La mostra
Il percorso espositivo, suggerito dal regista teatrale Davide Livermore e allestito nel visual da Antonio Frana, definisce e compone lo spazio espositivo in due grandi sezioni. La prima è dedicata alle opere su tela, con l’installazione Linee di Luce, composta da sedici shangai e da una selezione di opere Lumen, le famose tele in cui Frattini utilizza colori acrilici luminescenti, che reagiscono alla visione notturna.
Nella seconda sezione troviamo le sfere in vetro pieno di Murano. L’installazione Sinfonia Planetaria presenta, infatti, quindici globi, costruzioni sferiche che costituiscono un esempio di grande maestria estetica, risultato dell'antica tecnica a sommersione la quale permette di creare vortici diafani che assecondano il colore e sostengono la luce su molteplici e differenti strati di densità materica.
La mostra, organizzata da Fondazione Stelline con il contributo di Regione Lombardia e con il patrocinio del Comune di Milano, è accompagnata da un catalogo con testi del curatore, di Anna Bernardini e di Alessandra Klimciuk.
Domenica 7 gennaio alle ore 16.30 è in programma un laboratorio per bambini e famiglie gratuito a cura di PlayArt, sezione didattica della Fondazione Stelline. Aggiornamenti sul sito e sui canali social della Fondazione.