ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Negramaro a San Siro, la dolce anima della band: “Elisa e Jova sono nostri fratelli. E quella serata con Thom Yorke...”

Brani storici, l’ultimo album Contatto e inediti che aprono uno squarcio sul futuro del gruppo. "Con nuove consapevolezze, perché tournée dopo tournée impari a sognare più in grande "

Negramaro

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A volte la vita ti riporta sui tuoi passi. "Lavorando ai contributi video del nuovo tour, ci siamo resi conto di avere al fianco gli stessi, fantastici, ragazzi che con cui abbiamo collaborato nel 2008 in occasione del nostro primo San Siro", ammette Giuliano Sangiorgi, parlando del tour che il 22 giugno riporta i Negramaro nella palpitante cornice del “Meazza”.

"Flavio e Frank sono fotografi che ci hanno seguiti per tanto tempo, fino all’album ‘Casa 69’, e che ritroviamo ora preparandoci a tornare tra quegli spalti per la quarta volta". Corsi e ricorsi del pop italiano in cui navigano ormai da quasi un quarto di secolo pure Sangiorgi, Emanuele “Lele” Spedicato, Ermanno Carlà, Andrea “Andro” Mariano, Danilo Tasco e Andrea “Pupillo” De Rocco. "L’amicizia con certi vecchi-nuovi partner è quella di sempre, perché con le persone a cui abbiamo voluto bene prima o poi ci si ritrova. Anche se con attitudini e consapevolezze nuove, visto che tournée dopo tournée impari a sognare più in grande e quindi ogni nuova esperienza in certe cornici fa tesoro di quelle passate".

Cos’è cambiato rispetto al vostro ultimo show da stadio, quello del 2018?

"Subito dopo la stupenda esperienza negli stadi di quella estate ci siamo trovati a fare i conti con la malattia di Lele, fermato proprio mentre ci stavamo preparando a suonare nei palazzetti. Quindi il ricordo di quando c’era quel Lele, che non aveva ancora attraversato un altro mondo per tornare da noi, è inevitabile. Come inevitabile sarà pensare, ogni volta che sul palco incroceremo lo sguardo, quanto la nostra vita non sia cambiata grazie alla sua straordinaria forza d’animo".

Il vostro ultimo album “Contatto” è del 2020, proporrete pezzi nuovi?

"Tre mesi fa, mentre lavoravamo agli Studi Hansa di Berlino, l’emozione per quanto stava nascendo ci ha messo dentro la convinzione di non dover forzare i tempi e di recuperare il ‘modus operandi’ di quando gli album nascevano quando dovevano nascere. Questo non ci ha distolti dal mandare in radio ad aprile il singolo ‘Luna piena’ che era già pronto per affrontare il suo percorso. Ma per la pubblicazione del successore di ‘Contatto’ meglio aspettare, visto che un nuovo album va pure promosso e non avremmo avuto il tempo necessario per preparare lo show come si deve. Show in cui, comunque, non mancherà la porta sul futuro socchiusa da alcuni inediti ad anticipazione di quel che verrà".

Ospiti a San Siro?

"Ci sarà Elisa con cui condividerò un momento importante dello show al pianoforte andando un po’ a braccio come ci capita pure quando ci ritroviamo a cantare lontani dai riflettori. Lei non può mancare mai nei passaggi importanti della nostra esperienza, ecco perché l’abbiamo voluta pure nel concertone all’Aeroporto di Galatina della scorsa estate".

Altri amici?

"Elisa e Jovanotti sono i fratelli con cui abbiamo affrontato un cammino importante della nostra storia. Mi ricordo ‘Cade la pioggia’ con Lorenzo a San Siro nel 2008 quando se ne uscì dicendo: “Dopo venticinque anni (di carriera, ndr ), dovevano arrivare i Negramaro per portarmi qui. Poi di ‘Meazza’ ne ha fatti molti pure lui, anche se quel debutto è rimasto dentro ad entrambi".

Ci sarà pure lui?

"L’ho chiamato, ma si sta ancora riprendendo dall’incidente in bici dello scorso anno nell’attesa del tour nei palasport del prossimo e probabilmente non ce la farà. Se fra vent’anni, però, qualcuno mi chiederà chi vorrei con me sul palco a San Siro, risponderò: Elisa e Jovanotti".

Un grandissimo internazionale che le piacerebbe avere, perché decisivo per la sua vita anche se lui non lo sa.

"Uno ce n’è. E credo lo sappia. Si chiama Thom Yorke e una sera, a Roma, ho avuto la fortuna di passarci assieme una serata da sogno a casa mia. Non ho il coraggio di chiedere ai giganti qualcosa di impossibile e non l’ho chiamato, ma se riguardo i video realizzati quella sera, cantando assieme attorno al piano subito dopo la cena, mi sembra di sognare".

L’eco del vostro ultimo San Siro si spande pure ne “L’anima vista da qui” il docu-film presentato alla Mostra del Cinema di Roma nel 2019.

"Il film racconta l’avventura della band e soprattutto di Lele nei mesi difficili seguiti al tour negli stadi del 2018. Storia, grazie al cielo, a lieto fine divenuta un tassello importante di quel puzzle che continuiamo a costruire ogni giorno".