ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

I Negramaro e il ritorno a San Siro: "Show spaziale, ci sarà anche Elisa"

Dopo i quasi 400mila spettatori di Vasco tocca alla band di Giuliano Sangiorgi, per la quarta volta al Meazza

Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro

Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro

Milano – A San Siro il “dopo-Vasco” inizia coi Negramaro. Archiviate ieri sera le sette repliche del Kom con una presenza complessiva di oltre 390mila spettatori, infatti, spetta domani a Giuliano Sangiorgi & Co. accollarsi l’impegno di riempire i sacri spalti. Impresa ardua, vista l’eco generata in queste due settimane sotto la luna (e la pioggia) del Meazza dalle imprese del vate di Zocca, alfiere di un’estate che porta ora su quel palco la band salentina, Sfera Ebbasta, Club Dogo, Max Pezzali, Zucchero e Taylor Swift.

Quattro mesi fa , il 19° posto incassato da “Ricominciamo tutto” in un Sanremo che alla vigilia li annoverava tra i protagonisti annunciati, ha rappresentato per i Negramaro il primo segnale del percorso in salita con cui si trovano ad avere a che fare le ambizioni di questo loro pubblicizzatissimo ritorno negli stadi dopo sei anni. Lo slittamento all’autunno del successore di “Contatto” ha ulteriormente complicato le cose, depotenziando l’impatto emotivo sulle prevendite del tour. "Non era deciso che il nuovo album (registrato a Berlino negli storici Hamas Studio di Bowie e U2, ndr ) sarebbe uscito prima dell’estate, in quanto poi la promozione avrebbe tolto tempo ed energie alle prove di questa tournée", spiega Sangiorgi. Ma diventa difficile capire come potesse giustificarsi una rentrée nei templi del calcio (sembra che all’inizio le tappe fossero addirittura 11, poi dimezzate) trainata solo da due singoli, quello festivaliero e il successore “Luna piena”.

Il viaggio tra i mondi lontanissimi evocati dalla scenografia spaziale dello show parte proprio da “Luna piena” per spandersi nelle tante direzioni di un repertorio ventennale che Sangiorgi, Emanuele “Lele” Spedicato, Ermanno Carlà, Andrea “Andro” Mariano, Danilo Tasco e Andrea “Pupillo” De Rocco impreziosiscono dal vivo con la perizia e la forza evocativa di un grande mestiere e l’ausilio di alcuni assaggi del disco prossimo venturo come “Congiunzione astrale” e “Lente”, condivise sabato scorso in occasione del debutto del tour al “Maradona” di Napoli rispettivamente con Niccolò Fabi e Aiello.

Tutto con una narrazione che raggruppa di fatto “Nuvole e lenzuola”, “Solo tre minuti”, “Attenta” e tutte le altre in tre momenti della stessa storia. Quella di un essere umano schiavo del visore che ha davanti agli occhi e di cui si libera quando decide di guardare il mondo così com’è, per poi recuperarlo in un finale che gli consente di usare lo sguardo tecnologico pe scoprire nuove cose coi prodigi della realtà aumentata. "Ci sarà Elisa con cui condividerò un momento importante dello show al pianoforte. Pensando a questo nostro quarto San Siro abbiamo voluto chiamarla perché nei passaggi importanti della nostra carriera ‘Eli’ non può mancare mai".