STEFANIA CONSENTI
Cultura e Spettacoli

Palazzo Reale, la Pastorale di Nico Vascellari: in Sala delle Cariatidi spunta il prato. “Né pace né guerra, inno a resistere”

È una “scultura ambientale“ che ogni dodici minuti emette un botto e lancia una pioggia di semi. “Le erbacce considerate da estirpare sono forti”. L’installazione si ricollega a Guernica di Picasso

Milano Art Week al via a Palazzo Reale con “Pastorale“, mostra personale dell’artista Nico Vascellari, 49 anni

Milano Art Week al via a Palazzo Reale con “Pastorale“, mostra personale dell’artista Nico Vascellari, 49 anni

Milano – Potente. Evocativa. Sin dal titolo, Pastorale. Che si fonde, con la storia della Sala delle Cariatidi, portatrice delle cicatrici della guerra, ma anche dalla volontà di rinascita, che ospitò nel 1953, Guernica di Pablo Picasso. Nico Vascellari presenta la sua mostra personale a Palazzo Reale, per l’Art Week, un progetto site specific per la Sala delle Cariatidi (dal 1 aprile al 2 giugno ingresso libero). Vi spunterà un prato di erbacce. Orgogliosamente resistenti.

“Non parla di pace, di guerra. È un inno alla resistenza, alla volontà di resistere”, racconta Vascellari che ha ringraziato il suo team con una certa emozione, poichè “l’arte oggi non ha un ruolo principale e fare questo lavoro è essere come queste piante”. Di sicuro, ha sottolineato, “è un intervento radicale, inaspettato, all’interno della Sala delle Cariatidi. Un fazzoletto di terra con un sistema idrico di irrigazione nascosto sotto il terreno, con una scultura, al centro, che a intervalli regolari emette un fragoroso botto, come un’esplosione, facendo fuoriuscire migliaia di sementi - del tipo meno nobile, considerati da estirpare - che finiscono nel terreno e con il tempo produrranno vegetazione”.

Pastorale arriva al presente, a una attualità segnata da nuove guerre, rovine e divisioni, e in cui il rapporto rassicurante con la natura sembra essersi rotto. “Ecco noi dovremmo fare così, continuare a resistere - aggiunge l’artista -. Ricordo che da bambino inghiottii il nocciolo di una ciliegia. Cercai lo sguardo dei miei genitori terrorizzato perché temevo che quel nocciolo sarebbe germogliato nel mio stomaco e il fusto di quella pianta si sarebbe fatto strada verso la mia bocca per poi uscirne. Ora questa visione mi sembra un idillio e piuttosto che spaventarmi mi sembra un ideale al quale ambire”.

E non a caso tutti i materiali usati saranno riutilizzati e le piante donate, per proseguire la loro vita oltre lo spazio espositivo. L’immersione nella natura, rappresentata dalle montagne e dai boschi dove è cresciuto, a Vittorio Veneto, è sempre stata per Vascellari una fonte di ispirazione: se la violenza umana e la sua capacità distruttiva si infrangono contro il potere superiore della natura, è sempre nella natura che si può ritrovare un senso di rigenerazione e resistenza, senza astrarsi dalla storia che ereditiamo, né dall’urgenza di assumere posizioni morali, politiche e artistiche.

Come ideale proseguimento della mostra istituzionale Melma al Forte Belvedere, seguita dalla performance Alessio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, nel 2023, Pastorale offre una nuova riflessione sull’interazione eterna tra fenomeni naturali e storici, eventi personali e collettivi, governati dall’unità degli opposti. Sottolinea l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi: “Vascellari reinterpreta la storia di un luogo intriso di memoria, trasformandolo in uno spazio di riflessione sul rapporto tra natura, ricordo e rinascita”. Con una “malerba” resistente e tenace, destinata a crescere, fiorire, e trasformarsi nel tempo. La mostra è prodotta da Codalunga, e realizzata grazie al contributo di Banca Ifis. Catalogo edito da Skira.