
Timofej Andrijashenko e Nicoletta Manni
Milano – Il loro amore si percepisce ogni volta che sono in scena. Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, primi ballerini della Scala, hanno consacrato la loro storia danzando al Piermarini in “Romeo e Giulietta“, sabato saranno all’Arena di Verona protagonisti del balletto nell’opera “La Traviata“. Lo scorso anno, proprio all’Arena, alla fine dello spettacolo con Roberto Bolle, “Tima” (così lo chiama Nicoletta) ha fatto la proposta di matrimonio alla fidanzata, testimoni migliaia di spettatori. Il 19 luglio torneranno all’Arena, ospiti di "Bolle &Friends", ultimo ballo/tour prima del matrimonio.
Cosa significa condividere il vostro amore con il pubblico? N.M: "Quest’anno, interpretando “Romeo e Giulietta“, il nostro stare insieme ha assunto un significato diverso, la nostra coppia è cresciuta anche in scena".
T.A.: "Crediamo nell’amore eterno, ci sosteniamo a vicenda".
Come vi siete incontrati?
T.A.: "A 18 anni durante un concorso di danza, eravamo nella stessa categoria, quindi avversari. Nicoletta era più riservata, stava in disparte".
N.M.: "Ricordo di essere andata al concorso con mia mamma, entrambe avevamo subito capito che Tima era un ballerino bravo e promettente, mi sono impegnata al massimo e ho vinto, avevo 20 anni poi ci siamo ritrovati colleghi alla Scala".
Cosa avete ricevuto dal Teatro?
N.M.: "L’opportunità di conoscerci meglio, di lavorare insieme. Il nostro rapporto è iniziato per lavoro, ci siamo frequentati come amici/colleghi, all’inizio non capivo che lui mi stava corteggiando".
T.A.: "Mi ha fatto rincontrare Nicoletta e me ne sono innamorato. Lavoravo all’Opera di Roma, quando sono stato chiamato dalla Scala mi è sembrato un sogno, qui ho interpretato i ruoli principali della mia carriera con al fianco sempre la mia fidanzata".
Come convive la danza nella vostra vita privata?
T.A.: "All’inizio è stato un po’ complicato trovare un giusto equilibrio, ne parlavamo sempre; Nico faceva il resoconto della giornata, analizzava alcuni momenti di studio o di scena. Io sono l’opposto appena arrivo a casa cerco di lasciarmi alle spalle il lavoro".
N.M.: "La diversità di carattere è la nostra fortuna, io l’aiuto a ragionare su ciò che abbiamo vissuto durante il giorno, lui mi aiuta a distrarre, a pensare ad altro. Questo equilibrio ci fa vivere bene sia il lavoro sia la nostra vita privata".
C’è un ruolo che vi ha fatto sentire affini come coppia?
N.M.: "Sicuramente Giselle, l’abbiamo creata insieme, ci ha fatto sentire molto vicini anche se non è una storia d’amore che ci rappresenta. E poi Romeo e Giulietta, sono giovani come noi e La Dame aux camélias, una grande storia d’amore".
T.A.: "Ogni ruolo che ballo con lei diventa speciale, per il trasporto che provo, per l’intesa che c’è fra noi; la naturalezza che proviamo quando balliamo insieme non ci sarà mai con altri partner, di questo siamo consapevoli".
Com’è sarà il vostro matrimonio?
T.A.: "Bellissimo, la data è un segreto ma saremo in Puglia, la regione della sposa".
N.M.: "Con tutti nostri affetti, in Salento. Non potevamo che andare nei luoghi che mi hanno visto bambina".