ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Noel Gallagher in concerto a Milano, un tuffo nel passato. Sognando improbabili ritorni

Una serata al Forum di Assago, cinque anni dopo lo show all’iDays dell’Area Expo

Noel Gallagher

Assago (Milano) –  Altro che il cammello e la cruna dell’ago di evangelica memoria, per un fanatico beatlesiano come Noel Gallagher l’ipotesi che gli Oasis possano tornare riunirsi su un palco ha la stessa possibilità della reunion di Paul McCartney e Ringo Starr con i defunti John Lennon e George Harrison. Ecco così tornare stasera la testa pensante dell’epopea di “Wonderwall” al Forum di Assago cinque anni dopo lo show all’iDays dell’Area Expo. In scaletta pure un pugno di brani dell’ultima fatica discografica “Council Skies” oltre ad un tuffo nell’epopea Oasis con “Don’t look back in anger”, “Live forever”, ma anche gemme minori come quella “Going to nowhere” attinta da “The masterplan”, raccolta di lati B della band portata avanti col fratello Liam fino all’estate 2009, appena tornata sul mercato nel venticinquennale della pubblicazione.

"Lo so che dopo tutto questo tempo dovrei starmene a riposo nella mia fattoria, ma creare nuova musica mi stimola ancora molto" ammette il chitarrista di Manchester, 56 anni. "Sarebbe facile, troppo facile, andarmene in giro con una band che ogni sera suona quattro pezzi dei miei album solisti e venticinque ‘fottute’ hit degli Oasis. Successo garantito. Ma non è nel mio dna".

Ecco perché lo show di Noel e i suoi High Flyng Birds pesca un po’ da tutta la sua discografia solista, regalando pure una cover devozionale quale la dylaniana e dylaniata “Quinn the Eskimo (The Mighty Quinn)”. Ed ecco perché Noel ha detto no pure al megatour celebrativo con cui il fratello-coltello Liam intende festeggiare trent’anni del primo album degli Oasis “Definitely maybe”.

"Le canzoni che scrivi finisci per capirle solo quando te ne vai in giro a suonarle in pubblico” ammette. “Perché solo sulla scena hai la percezione esatta di quanto riescano ad emozionare chi le ascolta. E poi l’intero repertorio di ‘Council Skies’ è nato durante il lockdown - quando, non avendo mai vissuto qualcosa di simile, tutti ci chiedevamo come ne saremmo usciti e come sarebbe cambiato il mondo - quindi senza il conforto di un contatto diretto con il pubblico. Tempi critici segnati, nel mio caso, pure accadimenti nella vita privata (il divorzio dalla seconda moglie Sara - ndr) che hanno finito inevitabilmente col lasciare tracce qua e là nelle canzoni".