ANNA GIORGI
Cultura e Spettacoli

Omar Hassan, il pugile-pittore e il combattimento come metafora della vita

Il mondo è N(v)ostro è la nuova personale dell'artista, che sarà esposta alla Fondazione delle Stelline dall’8 novembre fino al 9 gennaio

Ritratto di Omar Hassan

Ritratto di Omar Hassan

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Energia e introspezione sono i due filoni che animano la nuova personale dell’artista Omar Hassan. La poetica delle sue opere svela i suoi diversi stati d’animo. La Gallery I della sala del Collezionista e il Chiostro della Magnolia dall’8 novembre 2022 all’8 gennaio 2023 saranno la cornice delle creazioni di Hassan dal titolo "Il mondo è N(v)ostro", mostra organizzata e promossa da Fondazione Stelline. Divenuto famoso per la sua personalissima action painting e per il suo stile inconfondibile, di grande impatto visivo ed emotivo, Omar Hassan vede nel gesto del combattimento una metafora della vita e la trasforma in arte, conquistando collezionisti come De Niro, Spike Lee e Sharon Stone.

Solida formazione classica all’Accademia di Brera, dove si diploma al corso di Pittura tenuto da Alberto Garutti, Omar Hassan da sempre sperimenta tra pittura e scultura, in un dialogo spontaneo. Nel progetto espositivo pensato per gli spazi della Fondazione Stelline, Omar Hassan va oltre l’etichetta di “pugile artista” che lo ha reso famoso, per svelare nuovi aspetti della sua arte, specchio ed espressione di differenti stati d’animo, esplosione di energia e nel contempo intima introspezione.

Il tempo e l’ossessione per il suo scorrere sottendono la ricerca artistica di Hassan. Ma non è solo il ricordo dell’esperienza sportiva, dove un tempo stabilito scandisce sul ring i round di gioco: è anche il tempo del suo vivere, quello che ogni giorno gli impone cinque iniezioni di insulina. "Ho scelto di fare cose che mi facciano vivere per sempre", scrive nel suo primo libro "Per le strade" edito da Baldini + Castoldi nel 2021 con la prefazione di Marco D’Amore e Mondo Marcio. In mostra saranno esposte sette installazioni, composte da una ventina di opere, tra cui la Mappa di Berlino e la Mappa di Milano, creata ad hoc per la mostra e realizzata con 8928 tappi di bombolette spray dipinti a uno a uno con le dita, "per dare importanza al singolo, perché ognuno di noi è fondamentale per creare un insieme armonioso e sereno".

La bomboletta è lo strumento primario della prima fase del percorso artistico di Hassan e lo spruzzo spray è il primo vero respiro della bomboletta, che ingloba il significato dell’intera cultura Street Art. Ma Hassan va oltre e utilizza la vernice spray sia come materiale sia come oggetto scultoreo e il tappo ne diventa il simbolo. Il percorso prosegue con una grande installazione della nuova serie Lights. Opere organiche, dove i punti luminosi sono sovrapposti all’impronta di un pugno. Dipinti sopra la tela nera dei Breaking Through, la loro luce emerge dal buio come nella tradizione più classica della pittura. Ancora un gesto pittorico di grande vitalità e intensità, caratterizzato da forte gestualità. Conclude il percorso espositivo in sala il gesto iniziale che lo ha reso famoso in un tutto il mondo, con una selezione di opere dalla serie Breaking Through Black, che conta 121 grandi dipinti, come il numero di round disputati dall’artista durante la sua breve carriera pugilistica.

Nel Chiostro della Magnolia, infine, sarà protagonista l’installazione Under the Chimneys - composta da comignoli di diverse misure, tra cui uno alto tre metri - dove, giocando ancora sull’inversione di significato, diventano il nostro sfiato al cielo per tornare a terra.