
Giorgio Panariello con Marco Masini
Milano, 13 dicembre 2023 – Che c’incastra Giorgio Panariello con Marco Masini? La risposta sta nello spettacolo che, dopo i successi estivi, sbarca venerdì prossimo la (strana) coppia agli Arcimboldi. “All’inizio ci siamo detti: te devi far piangere, io devo far ridere” spiega il comico toscano, 63 anni. “Poi la percentuale comica è cresciuta perché Marco è entrato così bene nel tessuto della commedia da far ridere in certi momenti anche più di me. Sconfina nel mio terreno facendo imitazioni, rispondendo picche alle battute, insomma, prendendosi un po’ di confidenza. Anche troppa”. L’uomo della “malinconoia”, però, butta subito acqua sul fuoco: “Pure Peppino, a volte, faceva più ridere di Totò. Ma ci riusciva perché aveva a fianco Totò”.
Alla fine, scommessa vinta. La formula funziona.
Panariello: "Conoscendolo bene pure giù dal palco, sapevo che Marco non è solo quello che canta, ma ha una personalità variegata e uno spiccato ‘sense of humor’, quindi della compatibilità caratteriale ero sicuro. Le date estive ci hanno consentito di amalgamare il tutto e farlo diventare una specie di commedia, con i suoi meccanismi, ma anche la scioltezza accumulata nell’andare in scena sera dopo sera".
Non si ride soltanto.
Masini: "Quando canto ‘Caro babbo’ raccontiamo io la storia del padre che ho perso, lui quello che non ha mai avuto e ha sempre cercato nella fantasia, nell’immaginazione. Tuttavia il clima è dello spettacolo è per lo più leggero. A ‘stendermi’ sono le sue improvvisazioni, quei momenti in cui ti prende alle spalle con una battuta e non sai se iniziare a cantare o rotolarti in terra dalle risate".
Marco, cosa c’è per lei oltre questo tour?
Masini: "Nella mia casa sulla Cassia, in Chianti, mi sono ricavato uno studio di registrazione dove passo il tempo a lavorare su nuove canzoni cercando una coerenza tra quello che quello che sono e il mondo che mi circonda".
Lei Giorgio, invece, è impegnato in tv con “Lol - Chi ride è fuori” e poi?
Panariello: "Devo mettermi a scrivere il nuovo spettacolo, dedicando tutte le energie a quel lavoro immane che è creare personaggi e monologhi nuovi. Immane perché oggi, fra radio, televisioni, web e social è tutto un pullulare di battutisti. Poi devo finire ‘Lol’ e fare una cosa per il cinema”.
Comica o drammatica?
Panariello: Per fortuna iniziano ad arrivare proposte anche per generi diversi dalla commedia".