
Il Teatro alla Scala di Milano (foto Archivio Storico Teatro alla Scala)
Milano, 21 novembre 2023 – Sold out per la Prima della Scala del 7 dicembre, il “Don Carlo” di Giuseppe Verdi diretto da Riccardo Chailly fa il tutto esaurito. Finiti anche i biglietti per assistere alla “Prima under 30” del 3 dicembre, i primi ad essere terminati, mentre gli ultimi tre biglietti per la serata inaugurale, da 1950 euro in su, sono stati venduti ieri. Per assistere all’opera bisognerà guardarla in tv (come ogni anno lo spettacolo sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai 1 e radiofonica su Radio 3) o nei teatri che aderiscono all’iniziativa del Comune di Milano “La prima diffusa”. Don Carlo andrà ancora in scena nei giorni 10, 13, 16, 19, 22, 30 dicembre 2023 e 2 gennaio 2024.
I tagliandi
Biglietti praticamente già esauriti anche per queste date, restano solo gli ultimi posti nei palchi per lo spettacolo del 30 dicembre e del 2 gennaio, che ad oggi vede ancora disponibili alcuni biglietti a partire da 78 euro fino a 300 euro. Nell’attesa domani 22 novembre, alle 18, nel Ridotto dei Palchi, c’è la “Prima delle Prime” con il musicologo Giorgio Pestelli e la partecipazione del maestro Riccardo Chailly che introdurrà “La maturità del genio”.
Il nomi del cast
L'opera diretta dal maestro Riccardo Chailly, che inaugura la Stagione d'Opera 2023/2024 al Teatro alla Scala, schiera nel cast Francesco Meli come Don Carlo, Anna Netrebko come Elisabetta di Valois, Michele Pertusi come Filippo II, Elina Garana come Principessa d'Eboli, Luca Salsi come Marchese di Posa e
Ain Ange r come Grande Inquisitore. Protagonista di non minore rilievo il Coro del Teatro alla Scala diretto da Alberto Malazzi. Le scene sono di Daniel Bianco, i costumi di Franca Squarciapino, la costumista pluripremiata per i suoi lavori al cinema e vincitrice dell’Oscar nel 1991 per i costumi di Cyrano de Bergerac di Jean-Paul Rappeneau; le luci sono di Pascal Mèrat, i video di Franc Aleu e la coreografia di Nuria Castejòn.L’opera dei contrasti
In quest’opera, dalla trama assai tormentata, la musica racconta mirabilmente, seguendo due linee che si intersecano, drammi personali e vicende politiche. Le tematiche evidenti in Don Carlo sono il contrasto tra padre e figlio, ossia tra Filippo II e Don Carlo, sia sul piano intimo sia su quello politico; l’amore infelice tra Carlo ed Elisabetta, impossibile per ragioni politiche; il contrasto tra due diverse concezioni politiche rappresentate da Rodrigo, marchese di Posa (“Verdi ha fatto di lui un eroe non un baritono”, così ancora Montale) propenso a idee liberali e Filippo II, incarnazione della monarchia assoluta; il conflitto tra Stato e Chiesa. E così conclude Claudio Toscani: “Forse meno unitaria di altre opere verdiane, in Don Carlo sono però ineguagliate la potenza dello scavo psicologico, la forza drammatica e l’efficacia rappresentativa.”