GIAN MARCO WALCH
Cultura e Spettacoli

Milano, 'I Promessi Sposi' in mostra tra illustrazione e fumetto

Il romanzo di Alessandro Manzoni raccontato in 190 anni di illustrazioni e fumetti, da Francesco Gonin a Walt Dinsey con i 'Promessi Paperi'

Promessi Paperi

Milano, 25 febbraio 2016 - Lucia? Una femminista dura e pura. Renzo? Un “nerd” che spende tutti i suoi soldi in fumetteria. Dimentico di breviari e messali, Don Abbondio passa le sue giornate a navigare su YouPorn, mentre Fra’ Cristoforo traffica in “erba”. Quanto a Don Rodrigo, è l’”utilizzatore finale” di “cene eleganti”. E la Monaca di Monza… beh, lei rimane la “sventurata” di sempre. Sull’onda del successo del suo “Dante”, apprezzato e studiato dalla Norvegia al Canada, Marcello Toninelli, senese dell’Istrice, nel mondo del fumetto da quasi mezzo secolo, è l’ultimo rivisitatore a fumetti di “Renzo e Lucia”: le sue tavole, fresche di pubblicazione a cura di Shockdom, sono una delle chicche de “Alla scoperta dei Promessi Sposi”, la maxi-mostra che l’attivissimo Museo del Fumetto dedica da oggi al capolavoro di Alessandro Manzoni raccontato in 190 anni di illustrazioni e fumetti.

Disegni serissimi, a partire dalle centinaia d’immagini, entrate nella storia, di Francesco Gonin, realizzate in stretta collaborazione con don Lisander in persona per la “Quarantana”, l’edizione definitiva a dispense risciacquata in Arno. Vignette didascaliche, scolastiche, dall’intento educativo. E folgoranti invenzioni comiche, satiriche, non di rado anche loro meritevoli di una citazione nella storia, almeno dei comics: “Questo matrimonio s’ha da fare!”, intimano a una sola voce tre “bravi” Bassotti nei “Promessi Paperi”, italica parodia disneyana in cui il signorotto Don Paperigo vuole liberarsi di Gertruda, scocciatrice monzese, rifilandola al poeta Paperenzo Strafalcino. Ma anche il mitico sceneggiato del 1967, diciotto milioni di spettatori, Nino Castelnuovo che ancora non saltava l’implacabile staccionata, Paola Pitagora che si sarebbe fatta aprire una boutique, fu accompagnato da un adattamento a fumetti di Michele Gazzarri e Sergio Zaniboni.

La primissima versione a fumetti dei “Promessi Sposi” non vide però la luce né nelle edicole né nelle chiese. Porta infatti la data del 1953 il piccolo albo a striscia realizzato da Domenico Natoli per il milanese “Labor. Chimico Farm. E. Granelli”, produttore della “famosa Magnesia S. Pellegrino”: il prezioso albetto veniva regalato nelle farmacie. Da non perdere, ancora, l’adattamento classicissimo firmato nel 1984 da Nizzi e Piffarerio per “Il Giornalino”. 

Wow Spazio Fumetto, Milano, viale Campania 12. Fino al 7 maggio.