
Roberto Bolle
Milano, 30 ottobre 2015 - Se ne va,, purtroppo, Makhar Vaziev, il miglior direttore del ballo- e il più autorevole- che la Scala abbia avuto negli ultimi decenni, ma sperando in un/a sostituto/a di analoga esperienza e capacità, le danze intanto continuano per la gioia di un vasto pubblico, con due gala in teatro oggi e domani (e in televisione su Rai 5 in diretta alle 20), oltre che in differita poi su numerose tv e in tante sale cinematografiche di tutto il mondo.
Una festa per la chiusura dell’Expo, un regalo agli innamorati del balletto, una vetrina di bella danza, di ieri e di oggi: il “Gala des Étoiles” di scena alla Scala allinea interpreti di gran richiamo e brani di coreografi del più alto standard mondiale, più un lavoro nato per Roberto Bolle, uomo leonardesco-rinascimentale-attuale, “Prototype” di Massimiliano Volpini, ex Scala, su musica originale di Piero Salvatori ideato in un habitat digitale. Da ricordare che in aprile al Piermarini debutterà “Il giardino degli amanti” ancora di Volpini per Bolle su Mozart.
Per gli habitué del balletto milanese sarà interessante rivedere il passo a due dall’”Histoire de Manon” di MacMillan - in arrivo per intero dal 12 al 20 novembre con Zakhravova e Bolle come guest star - con Melissa Hamilton del Royal Ballet inglese e Claudio Coviello, promosso da Vaziev a primo ballerino e il duo infuocato da “Carmen” di Roland Petit con la bella Polina Semionova, russa di scuola Bolshoi ora principal all’American Ballet Theatre, in coppia con Bolle. Di Petit si vedrà anche “La rose malade”, creato in origine per Maya Plisetskaya sull’”Adagietto” di Mahler, nell’interpretazione di Maria Eichwald, con una carriera che l’ha portata dal natio Kazakistan a Stoccarda, e di Mick Zeni.
Ancora di MacMillan il duo dal primo atto di “Romeo e Giulietta”- che a suo tempo Alessandra Ferri portò con sé trionfalmente da Londra a Milano via New York-, stavolta con l’eterea Maria Eichwald e il sensibile Massimo Murru. I nomi russi ricorrono nel menu di questo Gala, con Svetlana Zakharova nella “Morte del cigno” di Fokin e nel “Corsaro” accanto a Leonid Sarafanov in arrivo da San Pietroburgo, Maria Vinogradova e Ivan Vasiliev nel pas de deux di “Spartacus” di Grigorovich che originano in “casa” Bolshoi, dove Vaziev si trasferisce adesso. Non mancherà il fiammeggiante grand pas di “Don Chisciotte” ancora con Vasiliev insieme a Nicoletta Manni, altra prima ballerina promossa a questo rango sotto il direttore uscente. L’arduo, delizioso, “Grand pas classique” di Gsovsky è affidato ai virtuosi Alina Somova, del Marinsky pietroburghese, ancora con Sarafanov. La bruna e fascinosa Lucia Lacarra, spagnola già in forze a Monaco di Baviera, come il suo partner Marlon Dino, che ha sposato nel 2010, proporrà un brano da “Light Rain” di Gerald Arpino, pescando stavolta in un repertorio statunitense, ma anche i neoclassici “Three Preludes” su musica di Rachmaninov dell’inglese Ben Stevenson, già ben noti e apprezzati alla Scala.
“Gala des Étoiles”, Teatro alla Scala, oggi e domani. Info e prenotazione al 02/72.00.37.44, www.teatroallascala.org
di Elisa Guzzo Vaccarino