Milano, 6 settembre 2024 – Ricordate Bros, lo street artist (e non solo) milanese dalle pioneristiche incursioni nei luoghi urbani sul finire degli anni ’90? Ei fu, non c’è più. O meglio, c’è ma col suo vero nome: Daniele Nicolosi. Tra i massimi artisti italiani della sua generazione, ha realizzato wallpaintings nei contesti sociali in Europa, Americhe, Russia e Nord Africa e le sue installazioni sono state accolte in musei come MART di Rovereto, PAC di Milano e MACRO di Roma. È stato direttore artistico per il rivestimento strutturale del Conference Center e Auditorium di EXPO 2015.
Oggi, in reazione allo scandalo Sangiuliano-Boccia, ha deciso di dare vita, alla Pinacoteca di Brera, a una performance intitolata “Daniele Nicolosi, Fenomenologia dell'arte (italiana), 2024, collage digitale e carta plastificata termoadesiva su t-shirt, dimensioni ambientali, luoghi vari” © Studio Daniele Nicolosi.
Indossando una maglia con su l’immagine dell’ormai ex ministro della Cultura, Gennaro San Giuliano, con Maria Rosaria Boccia, l’artista si è messo davanti a uno dei più famosi quadri della Pinacoteca.
Queste le parole di Nicolosi: “Mi servo dello 'Sposalizio della vergine' di Raffaello e del mio corpo. Nel collage digitale ho aggiunto la parola "Italian Council", il più importante programma ministeriale per l'arte contemporanea. Materiali dell'opera utili a stabilire il campo in cui si manifesta la realtà. L'immagine non lo svela ma l'eleganza e l'intelligenza dei fatti emersi in queste settimane mi portano a cogitare sulla massima Sangiulianesca: "Cristoforo Colombo voleva circumnavigare la terra sulla base delle teorie di Galileo Galilei...Cristoforo Colombo voleva circumnavigare la terra sulla base delle teorie di Galileo Galilei...".