
Davide Lorenzo Palla
Milano – Lo spettacolo-concerto si intitola “Shakespeare in Blues’’, i due protagonisti sono l’attore Davide Lorenzo Palla e il bluesman Folco Orselli, l’appuntamento è per lunedì 31 luglio alle 21 al Castello Sforzesco nella rassegna “Estate al Castello’’ (posto 15 euro, posto in piedi 10 euro). Ne parliamo con il “mattatore’’ Palla.
Shakespeare, il blues e Milano. Com’è nata l’idea di combinare cose tanto diverse?
"L’idea nasce dall’amicizia e dal confronto tra me e Orselli. Il palcoscenico dell’Estate al Castello è importante per Milano e abbiamo deciso di proporre questo spettacolo, che è un punto d’incontro tra il percorso artistico che portiamo avanti durante l’anno e il palinsesto di eventi estivi. Tra il mio percorso di attore delle opere di Shakespeare e quello da bluesman e cantautore di Folco. Ci abbiamo aggiunto Milano ed è nato questo triangolo di temi".
Qual è lo spunto narrativo dello spettacolo?
"Shakespeare che arriva all’aeroporto di Malpensa, gli fregano la valigia con dentro tutti i suoi testi e i suoi copioni e lui, per cercare di recuperarli, inciampa, batte la testa e perde la memoria. Si trova dunque a vagare per Milano cercando di ricordare, grazie al capoluogo lombardo, tutte le sue opere, i suoi personaggi e i suoi temi, che sono di grande attualità anche oggi".
E la congiunzione tra il Bardo e la musica blues?
"A un certo punto dello show, Shakespeare si troverà in piazzale Maciachini, il titolo di una canzone di Orselli. Io e Folco, inoltre, ci porremo sul palco questa domanda: ma Shakespeare è blues? E quanto è blues?".
Alcuni testi del Bardo sembrano più rock, vista la durezza con cui pone certi temi. O no?
"Forse questo aspetto andrebbe inserito nello spettacolo (Palla sorride, ndr). Va detto, però, che il blues precede ed è di ispirazione al rock".
Musica a parte, il Castello si trasformerà per una sera nel Globe Theatre di Londra di ispirazione shakespeariana?
"Il Globe Theatre era teatro popolare, vivo, partecipato. A Milano ci sono tanti luoghi così. Durante lo spettacolo al Castello parleremo di alcune delle più grandi opere del Bardo: Romeo e Giulietta, Amleto, Macbeth e Il Mercante di Venezia. Sul palco ci saremo io, Orselli e il polistrumentista e compositore Tiziano Cannas Aghedu. La serata, invece, sarà aperta dal cantautore Lazzaro".
Una curiosità sul look. Nel manifesto dello spettacolo lei e Orselli siete vestiti alla Blues Brothers. Anche sul palco?
"Il look non l’abbiamo ancora deciso. Non faremo i Blues Brothers, ma cercheremo di avere un approccio ironico".
Una cosa che le piace di Milano e una che non la convince?
"È una città in fermento e piena di iniziative culturali, ma c’è una percezione di insicurezza per la malamovida e le baby gang".