“Il mio flow è uno tsunami come Tami”. Guè irrompe così in ‘Dura’, brano in collaborazione con Tami Tsunami. Anzi, di Tami Tsunami in collaborazione con Guè. Un brano dalle sonorità estive e dal testo diretto che rappresenta il debutto di Cinzia Di Nunno, in arte Tami Tsunami, nel mondo della musica. Ma cosa ci fa Tami Tsunami, la content creator italiana con il maggior numero di abbonati su Onlyfans, al fianco di Guè? Canta, balla e dà una scarica di energia a chiunque la ascolti.
Tami, come è nata ‘Dura’?
“Nasce dalla mia passione per hip hip, r’n’b e rap. Ascolto musica di questi generi, per lo più americana, da quando avevo 13 anni. Ho sempre coltivato questo interesse, registrando canzoni e scrivendo testi, però tenendolo sempre come hobby a cui non davo molto retta. Ho iniziato a lavorare molto presto perché volevo dare una mano a mia mamma e mia nonna e quindi mi sono concentrata soprattutto su questo obiettivo. Un anno fa ho deciso di riprendere con la musica e quindi ho iniziato a scrivere il testo di questa canzone. Stavo già chiacchierando con Guè e gliene ho parlato. Era libera la parte rap e gli ho chiesto un parere. Mi ha detto che voleva collaborare al progetto e quindi così è nata questa versione di ‘Dura’”.
Questo è un brano estivo, il suo progetto potrebbe continuare?
"Il mondo lavorativo da cui provengo può creare curiosità di capire cosa ne sia venuto fuori e con mio stupore è piaciuto molto, era connubio strano e insolito. Questo è un progetto con basi solide. Il feedback che ho ricevuto, anche da nomi importanti nel settore da tanti anni, è decisamente positivo e la mia idea è quella di esplorare ancora di più la musica portando avanti questi due ambiti lavorativi in parallelo”.
Si aspettava questo successo?
“Quando ho scritto ‘Dura’ l’ho fatto per me, avevo voglia di creare qualcosa di bello. Non ho pensato a come sarebbe andata. Speravo piacesse, ma non avevo aspettative particolari. L’ho fatto con passione e senza pretese”.
Quando le chiedono che lavoro fa, parla apertamente di Onlyfans?
"All’inizio ci giravo intorno, dopo poco mi sono detta che essendo io fiera di quello che faccio non me ne sarei dovuta vergognare. Sono molto serena”.
In un mondo in cui molti contenuti per adulti sono accessibili anche gratuitamente, l’impressione è che gli utenti su Onlyfans siano disposti a pagare perché cercano altro. E’ così?
"Sì. Onlyfans ti dà la possibilità di entrare a contatto con i tuoi fan. Si può chiacchierare, ti dà modo di avvicinarti tanto a chi ti supporta ed è questo che fa la differenza rispetto agli altri contenuti per adulti: il fatto che l’utente possa avere a che fare con la creator. Ogni mese analizzo quello che è piaciuto di più e quello che è piaciuto di meno a chi mi segue. Ascolto i miei fan per cercare di dare loro contenuti di qualità, dare quel qualcosa in più. Ed è fondamentale in generale. Farlo non come un gioco, sai che puoi avvicinarti tanto non solo al fan ma anche alla persona. Parliamo del più e del meno, si creano rapporti umani veri”.
Come affronta i pregiudizi che chi non la conosce può nutrire nei suoi confronti?
“Cerco sempre di mettermi nei panni degli altri, per me è una grande soddisfazione il fatto di poter parlare con persone che hanno pregiudizi e che poi cambiano idea perché trovano una ragazza semplice che fa semplicemente quello che le piace con passione”.
Che rapporto ha con i fan?
"E’ bello quando posso parlare con loro, quando sento che mi apprezzano e che a loro piace sentirmi parlare. Quando cammino per strada e incontro i miei fan, sono tutti molto educati e tutti molto contenti di poter parlare con me. Una volta era impensabile".
Ha mai pensato di entrare nell’industria cinematografica del porno?
“Mi è capitato di ricevere delle proposte. Però, nonostante io rispetti moltissimo quel tipo di contenuto per adulti, quello che mi piace dei miei contenuti amatoriali è che posso scegliere io orari, cosa fare, mi piace essere libera. Decido io”.
Lei è cresciuta a Milano in un quartiere, Forlanini, non semplice. Cosa le ha lasciato questa esperienza?
"Mi ha insegnato ad essere una persona con i piedi per terra. Il fatto di essere cresciuta con poco e in modo sereno, il fatto che la felicità sia davvero un bicchiere di vino con un panino. Mi accontento con poco”.