Milano, 9 luiglio 2024 – Stadio di San Siro , estate 2024. Se quest’anno il concerto più visto è stato quello di Vasco, il più bello probabilmente quello di Zucchero, il più atteso è senza ombra di dubbio quello di Taylor Swift, in scena sabato e domenica col suo The Eras Tour. Unico precedente, lo show al Forum del marzo 2011 (artista supporter Emma), solo cinque mesi dopo il blitz davanti alle telecamere di X-Factor per presentare al pubblico italiano il singolo “Mine”. Nient’altro. Vale quindi la pena focalizzare meglio l’eroina di “You belong with me” e “We are never ever getting back together” per capire cosa l’abbia trasformata in questi tredici anni in una delle più potenti popstar americane. La sola, assicurano gli analisti, capace di influenzare le prossime presidenziali Usa con un tweet, come dimostrato dai 35 mila ragazzi americani che si sono iscritti alle liste elettorali all’indomani di una sua storia Instagram sul tema.
Time. Prima esponente del mondo delle arti ad essere prescelta dalla prestigiosa rivista americana in quasi un secolo di storia, Taylor Alison Swift è stata nominata da Time persona dell’anno 2023 «per aver portato gioia in una società che ne ha disperatamente bisogno». Questo precedendo re Carlo III del Regno Unito, il presidente russo Vladimir Putin, quello cinese Xi Jinping, il capo della Fed Jerome Powell, il Ceo di OpenAI Sam Altman e numerosi altri.
Spotify. Nonostante abbia tolto la sua musica dalla piattaforma tra il 2014 e il 2017 per protestare contro la gratuità della sua fruizione, Miss Swift è stata l’artista più ascoltata del 2023 su Spotify, con oltre 25 miliardi di stream, lasciandosi Bad Bunny in seconda posizione, The Weeknd, in terza, Drake in quarta e Peso Pluma in quinta.
Grammy. È l’artista che ha collezionato più Grammy per l’“Album dell’anno”. Lo scorso febbraio, infatti, “Midnight” le ha regalato la quarta statuetta, consentendole di sopravanzare (di una) miti come Stevie Wonder, Paul Simon o Frank Sinatra. Complessivamente, ha vinto finora 14 “grammofoni”.
The Eras Tour. Il suo sesto giro di concerti planetario è diventato lo scorso novembre il tour mondiale dagli incassi più alti di tutti i tempi. Con 60 concerti (in calendario ce ne sono 151) lo show ha incassato, infatti, 1.039.263.762 di dollari con una media di 17.321.063 dollari a show. Secondi i Coldplay del Music of The Spheres World Tour con 6.143.682 dollari a show. Con 261,6 milioni di dollari incassati al botteghino, il film-concerto tratto dalla prima parte del Eras Tour è diventato il blockbuster assoluto del genere, battendo “This is it” di Michael Jackson.
Indotto. I suoi concerti hanno un impatto sull’economia delle città toccate tale da aver spinto gli addetti ai lavori a creare il neologismo “swifteconomics”, s’è calcolato un indotto medio di 1.300 dollari a spettatore per ogni tappa del tour americano. Contemporaneamente è stato creato pure il neologismo “swiftinflation” per stigmatizzare la lievitazione dei prezzi nelle città toccate dal tour (in alcuni posti arrivato al 44%). Grazie al giro d’affari sviluppato dai suoi live, la scorsa estate Taylor Swift ha contribuito alla crescita del Pil americano per 5 miliardi di dollari.
Successo commerciale. La cantante ha venduto finora nel mondo circa 200 milioni di copie tra album e singoli digitali e rimane saldamente ai primi posti nella lista degli artisti musicali con maggiori vendite nella storia della musica digitale.
Mostre ecc... Contemporaneamente al tour nordamericano, il MAD, il Museum of Art and Design di New York, le ha dedicato la mostra “Taylor Swift: Storyteller”. L’Università di Harvard, nel Massachusetts ha inserito fra i suoi piani di studio un corso intitolato “Taylor Swift e il suo mondo”. Su proposta di una fan, subito fatta propria dalla sindaca Karin Welge, in occasione delle repliche dell’Eras Tour del 17, 18 e 19 luglio la città tedesca di Gelsenkirchen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, cambierà il proprio nome in Swiftkirchen.