
Tiziano Ferro a San Siro
Milano, 17 giugno 2017 - «Un bene che ci siano misure di sicurezza potenziate, chi non ha nulla da nascondere non ha problemi e ci sentiamo tutti più tranquilli». La pensano così i fan di Tiziano Ferro incrociati ieri oltre i varchi di pre-filtraggio, a poche decine di metri dalla fermata San Siro del metrò lilla. Decine di migliaia di persone hanno assiepato spalti e prato del Meazza per assistere alla prima data della tre giorni di esibizioni dell’artista. La musica ha battuto la paura. Oggi e lunedì si replica. Transenne di sbarramento con polizia e carabinieri, tanti occhi puntati ben oltre il perimetro dello stadio.
La gente cammina tranquillamente, si mette in coda, si difende dalla calura con un ghiacciolo. A preoccupare i fan è soprattutto l’incognita metrò, per via dello sciopero dei mezzi pubblici: «Lo chiuderanno?», si chiedono Paola Sala e Martina Sganzerla, mamma e figlia, nel tardo pomeriggio. «Siamo di Monza: alla fine del concerto ci faremo venire a prendere da qualcuno se i treni saranno fermi. Lo sciopero proprio oggi non ci voleva, è un disagio». Poco dopo le 18 il servizio metrò si interrompe sulla M5, l’unica che ferma direttamente a San Siro. «Almeno la linea rossa funziona lungo un tratto, potremo arrivare a piedi alla fermata più vicina e arrangiarci», ragiona un gruppo di ragazzi. E così sarà. Soprattutto grazie ad alcuni dei lavoratori dell’Atm che hanno deciso di non partecipare alla protesta e che si sono accordati con Atm per prestare servizio, dalle 18 in avanti, nelle stazioni della metropolitana 1 comprese tra Gorla e QT8, anche se solitamente lavorano altrove, in modo da garantire che la zona attigua allo stadio fosse servita sia per l’afflusso che per il deflusso dei fans.
«Stanno lavorando per tenere così anche più tardi per il deflusso sulla M1 per il concerto di San Siro», il post in serata dell’assessore alla Mobilità Marco Granelli a informare gli utenti via Facebook. Tanti degli interpellati alla vigilia avevano comunque fatto sapere di aver scelto di raggiungere la zona con auto private. Fan arrivati da tutta Italia, da Mantova e anche da Latina. «Non potevamo mancare, siamo conterranee di Tiziano», dicono le sorelle Donatella e Carla Soscia, accompagnate dalla mamma Elena. Altro capitolo: i bagagli al seguito. Vietato portare con sé borse, valigie e trolley voluminosi; sì agli zaini, con ingresso ad hoc. Ragazze e signore si sono attrezzate con borsette e (qualcuna) con marsupi. Tanti hanno optato per un sacchetto di carta, con dentro panini e oggetti personali. Divieto anche per trombette da stadio, fumogeni, bevande alcoliche, bottiglie, bastoni per selfie, puntatori laser e macchine fotografiche. Misure, a quanto pare, rispettato.